SCUOLA SAN FRANCESCO: INZIATO IL PROCESSO, IL COMUNE SI E’ COSTITUITO PARTE CIVILE
La vicenda ebbe inizio il 15 settembre del 2011, quando con lo squillare della campanella di inizio della scuola esplose la protesta dei genitori
Inziato oggi il processo per i sei imputati coinvolti a vario titolo nei reati di, abuso d’ufficio,abusi edilizi e falso ideologico. Il Comune di Sciacca si è costituito parte civile. Il collegio di difesa si è opposto, ma il collegio giudicante ha accolto la costituzione.
I reati contestati sono di falso per il dirigente dell’Ufficio tecnico, Aldo Misuraca e per l’ex assessore Gianfranco Vecchio. All’ingegnere comunale Giuseppe Liotta e ai fratelli Domenico, Biagio e Calogero Russo (titolari della struttura) nonchè all’architetto Massimiliano Trapani, direttore dei lavori, è contestato il reato in materia di abusivismo edilizio. Pubblico ministero è il magistrato Michele Marrone.
La vicenda ebbe inizio il 15 settembre del 2011, quando con lo squillare della campanella di inizio della scuola esplose la protesta dei genitori che, accompagnando i figlioletti alla scuola elementare di via Nastasi, plesso San Francesco, si accorsero delle condizioni inadeguate del plesso scolastico. Proteste, denunce, rimbalzi di responsabilità. Il tutto finì sulla scrivania degli Uffici della Procura della Repubblica di Sciacca che avviò le indagini. Indagini condotte nel più assoluto riserbo, ma che hanno radiografato tutta la filiera dei passaggi amministrativi e tecnici. Venne fuori che quei locali non avevano ricevuto l’idoneità all’attività di scuola, e addirittura mancava il cambio di destinazione. Cambio di destinazione che risultò necessario attraverso una lettera dell’Ufficio Tecnico. Insomma, il tutto doveva passare dall’approvazione del Consiglio comunale. Passaggio che non avvenne mai. Per un anno le indagini sono proseguite nel silenzio del lavoro degli investigatori.