MORTE SOSPETTA ALL’OSPEDALE DI SCIACCA, INDAGA LA MAGISTRATURA
La denuncia dei familiari di una donna di 78 anni di Alessandria della Rocca morta dopo un’operazione al femore
Quattro medici e due infermieri raggiunti da avviso di garanzia nell’ambito di un’indagine relativa alla morte di una persona ricoverata nell’ospedale “Giovanni Paolo II” di Sciacca. L’indagine è scattata dopo che i familiari di un’anziana di Alessandria della Rocca hanno presentato un esposto alla Procura della Repubblica, chiedendo di fare chiarezza sulla morte della congiunta, avvenuta mercoledi sei marzo presso il reparto di ortopedia del presidio sanitario saccense facente capo all’Azienda sanitaria provinciale. Maria Concetta Inzerillo, di settantotto anni, era stata ricoverata il 22 febbraio in seguito alla rottura del femore. Dopo una prima serie di accertamenti di rito, è stata fissata la data dell’intervento chirurgico, effettuato poi il 5 marzo. Nella notte tra il 5 e il 6 marzo la donna è morta per improvvise complicazioni. I familiari dell’anziana hanno presentato un esposto alla Procura con cui chiedono di fare chiarezza sulle cause della morte. Ipotizzano un presunto e negligente comportamento nelle procedure di assistenza successive all’intervento chirurgico. Secondo quanto riferito da uno dei figli, ci sarebbero state delle perdite di sangue che potrebbero essere state causate da un errato drenaggio che sarebbe stato segnalato più volte. La morte sarebbe avvenuta per choc emorragico ed ora i figli della donna vogliono che sia la magistratura ad accertare se ci sono stati dei comportamenti errati da parte dei sanitari e se le cure siano state adeguate rispetto al caso in questione. La vicenda deve quindi essere chiarita in ogni suo particolare e la Procura, con il coordinamento del sostituto Alessandro Moffa, si è già messa all’opera assegnando ai carabinieri della locale stazione il compito di sequestrare la cartella clinica e disporre l’autopsia. L’esame autoptico è stato effettuato ieri pomeriggio e non sono emersi elementi utili a chiarire ogni aspetto del presunto caso di mala sanità. Solo la relazione del medico legale potrà fare chiarezza.
Oggi l’autorità giudiziaria darà il via libera per la consegna ai familiari e per la celebrazione delle esequie. Intanto, ci sono già dei sanitari iscritti nel registro degli indagati.