Nella riunione di maggioranza chiederà le “teste” degli assessori Monte, Caracappa e Campione

La domenica ambrogiana è tumultuosa. Il consigiere comunale Giuseppe Amborgio, paladino della Perriera, attende la riunione di maggioranza programmata per oggi alle ore 17 (l’orario induce a toccare ferro). Ieri è stata una vigilia dedicata alla preparazione dell’attacco che sferrera’ oggi pomeriggio.

Va giù a testa bassa e lancerà l’ultimatum: via gli assessori Salvatore Monte, Silvio Caracappa e Daniela Campione. Non ci sono “motivi personali”, ma alla base della propulsione atomica dei Ambrogio vi è un discorso politico. I tre assessori entrati nel mirino delle “ghigliottina” ambrogiana, sono in un’area politica che esce sconfitta dalle scorse elezioni politiche.

Per Ambrogio, messuno dei tre assessori ha una adeguata rappresentanza politica. Allora che ci stanno a fare? E’ questo il punto di domanda di Ambrogio.

Dunque, basta. Chiederà la sostituzione. Per Ambrogio, la giunta varata meno di un anno fa ha bisogno di ricambio. Secondo Ambrogio, Monte non è più dell’Udc, e il consigliere comunale Pasquale Bentivegna avrebbe preso già le distanze da quel che è rimasto del partito di Casini. Una distanza datata prima delle scorse politiche. Bentivegna sarebbe visto più vicino a piazza Mariano Rossi.

Per Silvio Caracappa il discorso è legato alla sconfitta elettorale di Grande Sud e la non rielezione del leader Gianfranco Miccichè. L’assessore Campione, invece, è stata nominata da tecnico e quindi bisogna capire la sua collocazione.

Ufficialmente chiederà “le teste” dei tre assessori nel corso della riunione di domani pomeriggio. Se poi Ambrogio rimane isolato è da vedere domani, nel corso dell’assise.

Apparentemente sembra difficile che quanto chiesto da Ambrogio possa trovare eco in altri consiglieri comunali. Ambrogio può assumere la decisione di passare all’opposizione, magari da indipendente. Vedremo.

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