CORTE DEI CONTI SICILIA: LA CORRUZIONE IN POLITICA E’ DIFFUSA
«La corruzione in politica è un fenomeno diffuso. Per questo il legislatore ha messo in campo misure finalizzate a un controllo più efficace sulla gestione delle risorse pubbliche per impedire l’ulteriore verificarsi di gravi episodi di cattiva amministrazione, sintomatici di un preoccupante calo di tensione morale nella politica e nella gestione della cosa pubblica». Lo ha detto il procuratore regionale Guido Carlino in occasione della cerimonia di apertura dell’anno giudiziario 2013 della Corte dei conti per la Sicilia. Lo scorso anno sono state aperte 5.450 istruttorie, a 375 persone sono stati contestati un danno erariale di 114.314.637,97. A chiusura della attività istruttoria, la Procura regionale ha depositato 105 atti di citazione in giudizio a carico di 200 soggetti, per un danno erariale accertato di 65.110.051,08 di euro; la Procura ha ottenuto condanne per 86.595.310,48 milioni di euro. «Per lo più le vicende oggetto di attività istruttoria – ha ribadito Carlino – sono caratterizzate e accomunate da sperperi di risorse, inefficienze e diseconomicità dell’azione amministrativa, con l’aggravante, in molte ipotesi, dell’esistenza di condotte finalizzate al conseguimento di personale vantaggio dall’esercizio delle funzioni istituzionali, con pregiudizio per l’erario pubblico, anche in termini di lesione dell’immagine della pubblica amministrazione».