FRANA VILLAFRANCA: SOSPESE LE RICERCHE DI CARDINALE. PRIMA BISOGNA METTERE IN SICUREZZA IL SITO

Al momento è impossibile recuperare il corpo dell’operatio bivonese Mario Cardinale, rimasto sepolto sotto un’enorme quantità di detriti derivanti dalla frana di una collina avvenuta nei giorni scorsi all’interno di una cava di inerti sita alla periferia di Villafranca Sicula. Dal drammatico vertice tetuto ieri sera è scaturita l’unica decisione possibile: bisogna prima mettere in sicurezza la collina franata per poi procedere al recupero del corpo dell’operaio. I continui smottamenti del terreno hanno infatti vanificato tutti gli sforzi dei soccorritori che da giorni lavorano senza soluzione di continuità, mettendo a rischio anche la loro incolumità. A poco è servito anche l’uso di una ruspa telecomandata.

Sarebbe stato individuato il mezzo e, forse, parte di un elmetto.

Sul luogo dell’incidente è stato portato un escavatore telecomandato dell’Ente Minerario  per eseguire operazioni di rimozione della terra in condizioni di sicurezza, ma alle quattro ogni attività è stata interrotta per la difficoltà a continuare con la collina che continua a franare, riportando terra nel posto dove viene rimossa. L’attività è coordinata dal comandante provinciale dei Vigili del fuoco, con la collaborazione di carabinieri e volontari.

A seguire le operazioni di recupero dell’escavatore e di Mario Cardinale, l’operaio 50enne travolto dalla frana , anche la moglie e le due figlie dell’uomo, disperate per ciò che è accaduto e per la difficoltà a proseguire le operazioni. In cuor loro sperano in un miracolo, la possibilità cioè che sotto le maceria e all’interno dell’escavatore si sia creata una bolla d’aria, ma le speranze sono pochisime.

 

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