PACE: “EVITARE UN ALTRO CROLLO, INTERVENIRE SUBITO SULL’ADDUTTORE DELLA DIGA CASTELLO”

“Intervenire senza indugio e con tempestività là  dove situazioni di precarietà lo richiedano. Una di queste, purtroppo, riguarda l’adduttore della diga Castello che è a rischio frana, occorre intervenire con urgenza prima che si verifichino conseguenze irreparabili per l’agricoltura di tutto il territorio”.

Lo afferma il sindaco Carmelo Pace. “Le conseguenze di un avvenimento del genere – aggiunge il Sindaco – sarebbero disastrose per l’agricoltura del territorio, metterebbero in ginocchio i nostri produttori, metterebbero a rischio l’intera economia e l’ordine pubblico. Se il crollo del ponte del fiume Verdura ha innescato disagi e preoccupazione, il crollo dell’adduttore Castello innescherebbe anche sentimenti di frustrazione tra i produttori agricoli del territorio, sentimenti causati dall’impossibilità di coltivare i propri terreni e dagli enormi danni che riguarderebbero gli stessi”.

La situazione che riguarda l’adduttore Castello è la seguente: si è verificato un movimento franoso a valle della diga Castello, a 3/4 km dalla diga stessa, che sta mettendo a rischio la stabilità di una parte dell’adduttore Castello con conseguenze irreparabili per gli agricoltori (questo è l’unico adduttore che porta l’acqua dalla diga Castello alle campagne del territorio).

Il Sindaco questa mattina ha inviato una lettera al Presidente della Regione Siciliana on. Rosario Crocetta, all’assessore regionale Risorse Agricole e Alimentari Dario Cartabellotta, al Commissario Straordinario Consorzi di Bonifica Sicilia  Giuseppe Dimino, al Dipartimento regionale Acque e Rifiuti Francesco Greco, al Prefetto di Agrigento Francesca Ferrandino e alla Procura della Repubblica, invitandoli “ad intervenire senza indugio e con tempestività, al fine di mettere in sicurezza la stabilità dell’adduttore ed evitare il verificarsi di danni irreparabili”.

“La situazione che riguarda l’adduttore – aggiunge il Sindaco – è grave ed occorre intervenire subito, per evitare il verificarsi di una situazione drammatica come quella che riguarda il ponte sul Verdura. La questione dell’adduttore Castello è stata inserita e discussa tra i punti all’ordine del giorno del tavolo tecnico che si è svolto a Palermo, presso l’Assessorato all’Agricoltura, lo scorso 28 gennaio. In quella sede è emerso in maniera inequivocabile che la stabilità del suddetto adduttore è seriamente a rischio, che sta per crollare e, come ha evidenziato l’ing. Greco, che per il ripristino servirebbero circa 800 mila euro”.

Poi il Sindaco conclude: “Il sottoscritto reputa questa situazione ancor più grave di quella che pochi giorni fa ha interessato il ponte Verdura, perché il crollo dell’adduttore Castello paralizzerebbe in maniera irreversibile l’agricoltura del nostro territorio. I terreni agricoli che rimarrebbero senza alcuna possibilità di irrigare, infatti, sono quelli dei territori di Ribera, Calamonaci, Montallegro, Cattolica Eraclea, Lucca Sicula, Villafranca, Burgio, Caltabellotta e Sciacca. Se il tubo dell’adduttore dovesse rompersi, i tempi tecnici di riparazione sarebbero incompatibili con le esigenze dei nostri agricoltori, che non avrebbero nessuna possibilità di irrigare i propri terreni. Considerato questo, al fine di evitare il verificarsi di un altro dramma di portata ancora più grande di quello causato dal crollo del ponte Verdura; considerato che la grave situazione è ormai chiara a tutti, invitiamo le istituzioni ad intervenire senza indugio e con tempestività, al fine di mettere in sicurezza la stabilità dell’adduttore ed evitare il verificarsi di danni irreparabili”.

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