ALTRI GUAI GIUDIZIARI PER L’EX DIRIGENTE SCOLASTICO SALVATORE BARBERA
E’ in corso il processo per abuso d’ufficio e peculato. Imputati anche la figlia e il genero. Barbera sta scontando la condanna a 7 anni di carcere per violenza sessuale divenuta definitiva
Ancora guai giudiziari per l’ex dirigente scolastico Salvatore Barbera, di 65 anni. Dopo la condanna a sette anni di carcere – sentenza divenuta definitiva lo scorso luglio- per violenza sessuale, palpeggiamenti e toccamenti ad alunne della sua scuola, adesso è sotto processo, imputato insieme alla figlia Angela (assistita dall’avvocato Aldo Rossi) e al genero Filippo Leone (assistito dall’avvocato Claudio Gallina Montana), a vario titolo, di reati di abuso d’ufficio e peculato.
L’accusa di peculato pende solamente sull’ex dirigente, assistito dall’avvocato Antonio Augello. Fatti accaduti a Sciacca – nell’istituto professionale per il commercio e il turismo, allora diretto da Salvatore Barbera- nel periodo fino al gennaio 2009, fino al marzo 2009, il 23 aprile 2007 e il 4 luglio 2004.
Ieri, in aula, dinanzi il collegio giudicante presieduto da Andrea Genna e a latere dai giudici Silvia Capitano e Luisa Intini, c’era l’ex dirigente che sta scontando la pena.
Il primo capo di imputazione, contestato dal Pubblico Ministero (le indagini furono coordinate dal Procuratore Vincenzo Pantaleo. Nel processo la pubblica accusa è rapprsentata dal magistrato Giuseppe Marrone) ricade su Salvatore Barbera e sua figlia Angela. L’ipotesi è di abuso d’ufficio. Secondo l’accusa, l’ex dirigente scolastico avrebbe firmato la convenzione con la figlia Angela per lo svolgimento, nell’istituto da lui diretto, di 20 ore di docenza all’interno del modulo “Storia, Economia, Tradizioni di Sciacca e dell’agrigentino”, per altre 20 ore di docenza all’interno del modulo “Tecniche di primo soccorso” e altre 20 ore di docenza nel modulo “Tecniche di primo soccorso 2”.
E poi ancora altre 20 ore di docenza all’interno del modulo “Igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro”. Seconda la pubblica accusa, nel processo in corso rappresentata dal magistrato Giuseppe Marrone, in violazione dell’obbligo di astenersi dall’attività negoziale in quanto in “contraente esterno” era sua figlia, e in violazione delle norme che regolano la gestione amministrativa contabile delle strutture scolastiche. Secondo l’accusa, “una scelta in assoluta autonomia e senza nominare un’apposita commissione per la valutazione dei candidati”. Comportamento del Barbera che avrebbe “procurato intenzionalmente e in modo ingiusto un vantaggio patrimoniale alla figlia Angela Barbera” per complessivi 1.753,38 euro.
Altro capo di imputazione per abuso d’ufficio, per un periodo fino al 30 marzo 2009, pende su Salvatore Barbera, la figlia Angela e il genero Filippo Leone. Riguarderebbe l’assegnazione di ore di docenza. 16 ore per Angela Barbera nella materia “Primo soccorso” e 20 ore in quella “statistica metodologica”. Al genero Filippo Leone sarebbe stato firmato un contratto per 120 ore di attività con mansione di “tutor aziendale”. Anche qui, secondo l’accusa, eludendo le norme che regolano la gestione amministrativa contabile delle strutture scolastiche e senza la costituzione di un’apposita commissione giudicatrice. Abuso d’ufficio, contestato per l’ex dirigente, perché avrebbe direttamente insegnato per 9 ore nel corso di “Patente europea del computer”.
L’accusa di peculato su Salvatore Barbera riguarda un decreto di pagamento che l’ex dirigente avrebbe emesso a suo favore per il progetto “Privacy”, in cui sarebbe stato il titolare del trattamento dati personali. Ieri ha testimoniato l’ingegnere Nicola Nicoletti, inviato a suo tempo dalla direzione scolastica regionale in qualità di ispettore e che stilò una ampia relazione di presunte irregolarità commesse dall’ex dirigente.