DIVISE PERSONALE DI PIZZERIE E RISTORANTI: OK, MA IL COMUNE FACCIA LA SUA PARTE
Un albergatore e un ristoratore di Sciacca commentano la lettera dell’assessore al turismo riguardante i menù in doppia lingua e le divise del personale di bar, pizzerie e ristoranti.
“L’assessore ha ragione – dice Raffaele Messina del B&B Vittorio Emanuele – occorre dare un’immagine di accoglienza, ma l’amministrazione comunale sta dimenticando una cosa fondamentale, e cioè di promuovere Sciacca all’estero e nelle fiere per il turismo, in quanto il calo di presenze ad oggi è terribile, i ristoratori stanno chiudendo perchè non c’è nessuno, prima facciamoli venire i turisti, poi ci si comporta di conseguenza”.
Ha voluto dire la sua anche l’ex presidente di Confesercenti, il ristoratore Calogero Dimino dello storico pub Vittorio Emanuele: “Sicuramente importante la lettera che l’assessore Monte ha scritto, non posso che condividere il suo pensiero ma mi pongo una domanda – dice – come mai l’ assessore non si è mai accorto che i dipendenti del Comune, soprattutto quelli addetti alla accoglienza ( portieri ect.. ) non indossano nessuna divisa e non parlano neanche l’italiano ? Ed i tassisti ? Le nostre attività sono regolamentate dalle leggi sanitarie, ma quelle del Comune ? Non è polemica – dice ancora Dimino – penso che bisogna iniziare dalle istituzioni, diano loro l’esempio, noi ci adegueremo molto più in fretta di quanto l’assessore possa pensare . E gli amministratori ? Dovrebbero essere sempre in vestito quando vanno al Consiglio comunale, o no ? Comunque – conclude – niente in contrario a quanto detto dall’assessore detto, grazie per i suggerimenti e buon lavoro”.