TRIVELLAZIONI VALLE DEL BELICE, IL PARLAMENTARE CASCIO PRESENTA MOZIONE DI REVOCA AUTORIZZAZIONE
Si tenta di bloccare le procedure relative alla perforazione del suolo da parte della Enel Longanesi
Presentata la mozione di revoca dell’autorizzazione regionale alla ricerca di idrocarburi nella valle del Belice. Il parlamentare regionale Salvatore Cascio (Cantiere Popolare) è il primo firmatario della mozione che mira a bloccare le procedure relative alla perforazione del suolo nella valle del Belice da parte della Enel Longanesi, ossia le trivellazioni alla ricerca di petrolio.
“Abbiamo voluto sostenere attivamente e dare seguito – dice il parlamentare- alle legittime richieste pervenute dai Comuni interessati che hanno posto delle argomentazioni molto dettagliate circa la necessità di una revoca delle autorizzazione concesse. Sono motivazioni che attengono alla presenza del bacino idrografico del fiume Belice, al fatto che in quel territorio insistono aree di eccellenza nella produzione agricola e zootecnica, e che si tratta di un comprensorio soggetto a vincolo paesaggistico e culturale. Le eventuali trivellazioni verrebbero cosi a determinare una violenta aggressione del paesaggio e del territorio, dal momento che le perforazioni del suolo previste raggiungerebbero i 3500 metri di profondità in un’area di oltre 600 km quadrati, che interessa le province di Agrigento, Palermo e Trapani. Chiediamo altresì che venga esaminata la documentazione prodotta dalla società Enel Longanesi e che il governo si esprima in modo chiaro e netto su questa delicata materia, perché riteniamo che le trivellazioni compromettano la stessa concezione di sviluppo ecosostenibile che noi promuoviamo e che vadano contro la vocazione del nostro territorio ad una crescita che punti sulla valorizzazione del territorio, sulla difesa dell’ambiente e sulla promozione del turismo”.