NO ALL’AUMENTO DELLE TARIFFE ACQUA. IL COMITATO DI RIBERA SCRIVE A CROCETTA: “LEI E’ L’ULTIMA SPIAGGIA”

Continua a Ribera il fermento contro l’aumento delle tarriffe dell’acqua. La raccolta delle firme continua al circolo di cultura “Luigi Pirandello”. Questa la lettera inviata al Presidente della Regione.

 

Al Governatore della Regione Sicilia Rosario CROCETTA

Cittadini indifesi svegliamoci, reagiamo difendiamoci. I nostri Amministratori, eletti dal popolo per fare gli interessi delle comunità che amministrano, dopo averci tartassato e ridotto all’osso, in sordina ci hanno fatto un altro bel regalo: l’aumento delle tariffe dell’acqua non tenendo in alcun conto la volontà popolare sovrana espressa con il referendum del giugno 2011 sulla gestione dell’acqua che avrebbe dovuto, quanto meno, farli astenere da prendere qualsiasi decisione.

– abolizione dall’1 gennaio 2012 del canone minimo garantito per consumo acqua fino a mc 80 per € 56,00;

– introduzione della quota fissa di : – € 50,00 + IVA per casa residente; – € 123,00 + IVA per casa non residente; oltre il pagamento del consumo di acqua fin dal primo mc.

Ciò sta a significare che fino al 31.12.2011 per mc 80 di consumo di acqua si pagava € 56,00, mentre dall’indomani 1 gennaio 2012 per lo stesso consumo si viene a pagare € 150,00 circa per casa residente ed € 260,00 circa per casa non residente, senza che di ciò venga data alcuna motivazione e/o giustificazione.

Forse che per la casa non residente è stata realizzata una rete idrica separata o viene erogata acqua speciale? Forse sono state realizzate o programmate nuove opere? Ad oggi il servizio idrico se non peggiorato è come prima.

Si chiede agli Amministratori:

-quali sono i criteri-calcoli adottati per la determinazione delle nuove tariffe? Niente traspare dalla delibera e dalle tabelle allegate.

-L’introito della quota fissa ammonta a circa € 10.000.000,00 (diecimilioni), chi è il destinatario finale, in quale misura per farne cosa considerato che l’ATO è disciolto ed è in regime di prorogatio? Anche in questo la delibera è carente ed equivoca.

– La somma di € 702.000,00 (settecentoduemila) annuali (dal 2008?) che il gestore è tenuto a versare agli enti locali quale canone di concessione, sottopena della immediata risoluzione della convenzione, come è stata utilizzata? (art. 19 punti 1 e 2 della convenzione).

Perché nessun amministratore, politico, rappresentante di sindacato, associazione di consumatori si è fatto carico delle proteste che stanno infiammando la nostra provincia?

Governatore Crocetta, Lei è l’ultima spiaggia. Intervenga autorevolmente con la nomina di un Commissario ad acta presso l’ATO AG 9 perché revochi la delibera commissariale n. 2 del 26.06.2012 che ha fissato le nuove tariffe del servizio idrico per l’anno 2012, perché carente di motivazione, perché non trova alcuna giustificazione l’aumento del 200% circa del costo dell’acqua, perché palesemente in contrasto con la volontà popolare espressa con il referendum del 2011.

Quanto sopra in attesa dei provvedimenti legislativi che l’ARS adotterà in merito alla gestione pubblica dell’acqua.

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