RITA LEVI MONTALCINI MUORE A 103 ANNI
Si è spenta questa mattina a Roma Rita Levi Montalcini, una delle personalità più in vista e importanti dell’Italia. La neurologa e senatrice a vita italiana, Premio Nobel per la medicina nel 1986, era nata a Torino nel 1909. La senatrice a vita è morta intorno alle 14 nella sua casa in via di Villa Massimo, in una zona residenziale di Roma a due passi da Villa Torlonia. La scienziata era con alcune persone care che, accortesi del peggioramento delle sue condizioni di salute, in un primo momento – come è stato riferito da loro stessi – hanno chiamato un’ambulanza per portarla alla vicina clinica Villa Margherita. Ma il quadro clinico è andato rapidamente peggiorando e il premio Nobel si è spenta nella sua abitazione.
Il presidente del Consiglio Mario Monti ha così ricordato il pensiero di Rita Levi Montalcini. «Voglio ricordare l’esempio di una donna carismatica e tenace, che ha dato battaglia per tutta la vita per difendere i valori in cui credeva». Monti ha ricordato la scienziata rievocando gli anni all’estero della senatrice «l’impegno di medico a fianco dei militari e l’attività della Fondazione da lei creata per dare ai giovani, soprattutto di sesso femminile, l’opportunità di formarsi e dare vita a una classe di donne in grado di svolgere un ruolo centrale nella vita scientifica e sociale del proprio paese».
LE SUE FRASI SIMBOLO – Tra le frasi simbolo della scienziata: “Il corpo faccia quello che vuole. Io non sono il corpo. Io sono la mente”. E poi: “Le donne che hanno cambiato ilmondo non hanno mai avuto bisogno di mostrare nulla, se non laloro intelligenza”.
“Rare sono le persone che usano la mente, poche coloro che usano il cuore, uniche coloro che le usano entrambe”.
Ancora: “Nella vita non bisogna mai rassegnarsi,arrendersi alla mediocrità, bisogna coltivare il coraggio di ribellarsi”.
“Meglio aggiungere vita ai giorni che giorni alla vita”.