NON E’ FINITA: DOPO L’IMU LA TARSU. IN ARRIVO NOTIFICHE PER GLI ANNI 2006-2011
Interrogazione urgente del consigliere comunale Mario Turturici
Il Comune di Sciacca sta notificando ai cittadini avvisi di accertamento relativi alla Tassa Rifiuti Solidi Urbani per gli anni 2006, 2007, 2008, 2009, 2010, 2011.
Il consigliere comunale Mario Turturici ha presentato un’interrogazione urgente all’Amministrazione e al Presidente del Consiglio comunale.
“Con un unico ed inaspettato atto – scrive Turturici-, viene chiesto ai contribuenti di pagare maggiori imposte per 6 annuali pregresse, un autentico salasso. Gli avvisi si basano su un mero controllo delle superficie risultante al catasto, mediante l’incrocio con i dati comunicati dall’Agenzia del Territorio. Gli accertamenti vengono eseguiti in base all’art. 1 comma 340 della Legge 311/2004 ( legge finanziaria 2005), ai sensi del quale, per le unità immobiliari di proprietà privata a destinazione ordinaria censite nel catasto edilizio urbano, le superfici di riferimento ai fini della TARSU, non possono in ogni caso essere inferiori all’80 % della superficie catastale”.
“Oltre al recupero retroattivo della metratura mancante- continua Turturici-, la norma di legge consente ai Comuni di rettificare d’ufficio con decorrenza 1/1/2005 le superfici degli immobili già denunciati che risultano inferiori alla predetta percentuale. Sulla base delle predetta normativa, gli uffici del Comune di Sciacca stanno provvedendo a notificare ai contribuenti avvisi di accertamento recanti importi assai elevati. Infatti con il medesimo atto si procede ad accertare ben sei annualità ( dal 2006 al 2011), pretendendo pure il pagamento di sanzioni nella misura del 50%, oltre interessi, addizionali e tributo provinciale”.
Per Turturici, “tutto ciò determina il pagamento di cifre molto elevate, a pochi giorni dalla scadenza dell’IMU e con le famiglie in condizioni di enorme difficoltà economica. Considerata la grave congiuntura economica in atto, mi chiedo per quale motivo, per venire incontro alle esigenze dei cittadini, non siano state adottate procedure più consone, gia’ adottate da altri comuni”.
Secondo l’ex sindaco, “è notorio che molte Amministrazioni Comunali, anche allo scopo di prevenire inutili contenziosi, e favorire le attività dei contribuenti nelle operazioni di riscontro tra superficie dichiarata e superficie risultante dai dati catastali, prima ancora di notificare gli avvisi di accertamento, con apposito avviso pubblico, hanno invitato i cittadini a mettersi in regola con la Tarsu, adeguandosi entro un congruo termine alla nuova normativa, senza alcuna applicazione di sanzioni ed interessi”.
Turturici nell’interrogazione chiede:
1) per quali motivi, preliminarmente alla notifica degli avvisi di accertamento, non si e’ provveduto ad informare la cittadinanza mediante avviso pubblico dei risvolti della nuova normativa, invitandoli a regolarizzare entro un breve termine la propria posizione, senza alcun aggravio di sanzioni e interessi;
2) per quali motivi si e proceduto ad accertare con un solo atto ben sei annualita pregresse ( dal 2006 a! 2011), con aggravio di sanzioni ed interessi nelle misure sopra indicate, piuttosto che alleggerire Ia pretesa del comune, spalmando l’accertamento in piu annualita; 3) per quali motlvi, pur in presenza di situazioni correttamente dichiarate nel periodo antecedente alia entrata in vigore della Iegge 311/2004 (art.1 co 340), e mai contestate dagli uffici, e stata applicata Ia sanzione di infedele/incompleta dichiarazione nella misura del 50% per ogni annualita accertata;
3) quanti avvisi di accertamento il Comune ha provveduto a notificare, quali sono stati i criteri di selezione dei contribuenti destinatari degli avvisi, e quale e il gettito complessivo che si prevede di incassare;
4) nell’ipotesi di contestazione da parte dei contribuenti ed a richiesta degli stessi, gli uffici del Comune come intendono procedere, nella specifico: se intendono effettuare ulteriori verifiche, anche sui luoghi, per il riscontro della esattezza della superficie dichiarata, o piuttosto si lirniteranno a tenere canto della superfici risultanti a!Catasto;
5) se nell’ipotesi di adesione all’atto di accertamento e possibile rateizzare il pagamento di quanta in effetti dovuto.
Poi conclude evidenziando che “considerato che il cittadino ha 60 giorni di tempo per presentare ricorso in Comrnissione Tributaria, chiedo con urgenza di avere risposta orale in Consiglio Comunale”.