LETTERE ANONIME E MINACCIOSE: ECCO IL PERCHE’ DELLA SCORTA A PACE

La Procura di Sciacca conferma un collegamento con il caso degli alloggi popolari

Diverse lettere minacciose alla base dell’assegnazione di un servizio di tutela al sindaco di Ribera Carmelo Pace.

La conferma arriva dalla Procura di Sciacca, che ormai da alcune settimane indaga sulle intimidazioni rivolte al primo cittadino, ma di cui non erano emersi dettagli prima dell’assegnazione del servizio da parte del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza presieduto dal prefetto.

C’è quindi un esame anche di carattere scientifico delle lettere anonime contenenti minacce ricevute da Pace negli ultimi tempi, aspetto questo che spiega anche il disagio del sindaco in alcuni momenti della sua attività, quando ad esempio ha parlato di possibili dimissioni. Si tentò di dare una spiegazione politica a quel momento di debolezza, ma più che motivazioni politiche c’erano spiegazioni diverse e forse un momento di sconforto quando ci si trova davanti a minacce evidenti e preoccupanti che in qualche modo coinvolgono anche la serenità familiare.

Gli inquirenti collegherebbero le lettere intimidatorie alla vicenda degli alloggi popolari di Largo Martiri di via Fani, quelli pericolanti che hanno costretto Pace a firmare un’ordinanza di sgombero degli edifici, in attesa di ottenere fondi specifici dalla Regione per reperire nuovi appartamenti da assegnare alle 60 famiglie residenti. Il sindaco già un anno fa era stato oggetto di “attenzioni” quando nella notte diedero alle fiamme il portone della sua abitazione.

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