POLEMICHE IN CONSIGLIO, OPPOSIZIONE ALL’ATTACCO: “MAGGIORANZA IRRIVERENTE”
E’ arrivata puntuale la nota dell’opposizione il giorno dopo le polemiche nella seduta del consiglio comunle che istituisce la tassa di soggiorno. D’accordo sul regolamento in occasione delle riunioni di commissione, alle quali ha preso parte anche il sindaco, poi in aula sono arrivati i fuochi d’artificio.
“La maggioranza e l’amministrazione hanno deciso di cambiare idea, forti dei numeri, rispetto a quanto era stato concertato durante i lavori delle commissioni congiunte – affermano i rappresentanti dell’opposizione, gran parte dei quai hanno abbandonato l’aula – è inaccettabile l’atteggiamento della maggioranza e dell’amministrazione, che ha cambiato idea su punti per i quali era stato dato parere favorevole sia tecnico che politico, tantomeno possiamo accettare l’alibi che i dubbi sono nati solo dopo un’attenta lettura dei sei emendamenti che l’opposizione aveva proposto, tutto ciò testimonia la assoluta mancanza di serietà e l’irriverenza nei nostri confronti”.
Viene ricordato anche il dietro front per il regolamento della consulta giovanile, valutato anch’esso con il lavoro delle commissioni congiunte con diverse sedute. “I consiglieri di maggioranza, ad eccezioni di pochi – si legge in una nota – solo dopo le osservazioni del Sindaco, hanno cambiato idea a testimonianza che le loro decisioni non valgono nulla. Tutto ciò ha testimoniato un grande stato confusionale e soprattutto è stata evidenziata la mancanza di fiducia da parte del Sindaco nei confronti dei propri consiglieri”.
La minoranza ricorda che aveva deciso di ritirare gli emendamenti e astenersi dalle votazioni, ma di avere cambiato idea dopo alcuni interventi giudicati irriverenti da parte della maggioranza.
“Il senso di responsabilità, di sobrietà e di abnegazione lo abbiamo dimostrato in tutte le occasioni – concludono – ancora dobbiamo capire quando la maggioranza si renderà conto che ha il compito di amministrare la città”.
L’opposizione è adesso pronta a rivedere la propria posizione politica, che ad oggi è stata improntata sulla responsabilità e sulla concertazione: “Ora basta – chiudono – alla nostra disponibilità hanno risposto con l’arroganza politica che li contraddistingue”.