LA CURA DEL VERDE PER LA TUTELA DEI CITTADINI

Di Fabiana De Luca

La violenta tromba d’aria che lo scorso mese ha colpito il paese di Santa Margherita di Belice, danneggiato il cimitero comunale, abbattuto decine di alberi e infierito sul centro urbano è certamente un evento straordinario ma anche l’occasione per riflettere sullo stato del verde delle nostre città. Gran parte della bellezza dei centri cittadini è legata alla presenza di aree verdi in armonia con le infrastrutture urbane. Le zone a verde, spesso unici luoghi dove praticare attività ricreative, educative e sportive, svolgono anche un ruolo essenziale per la qualità dell’aria, la riduzione delle emissioni di rumore e la regolazione del microclima urbano.

L’indiscussa importanza degli spazi verdi deve però essere abbinata alla fruizione senza pericolo per l’incolumità di persone e cose. Purtroppo eventi come quello di Santa Margherita Belice ci dimostrano che a questo aspetto non è data la giusta attenzione e che una volta piantate le alberature e realizzate le oasi verdi non ci si cura più della loro manutenzione sino al fattaccio che fa notizia. Lo schianto degli alberi o delle branche è un fenomeno che può essere previsto e quindi evitato in molti casi. Monitoraggi regolari della stabilità degli alberi unitamente ad una manutenzione mirata e ben pianificata renderebbero più sicuro il nostro verde urbano.

Una tra le metodologie utilizzate e riconosciuta in molti paesi è il VTA (Visual Tree Assessment) cioè la valutazione visiva dell’albero utilizzando principi di biomeccanica. Essa si basa sull’identificazione di sintomi esterni presenti sull’albero cui corrispondono anomalie a carico del legno interno; attraverso il riconoscimento dei sintomi è possibile individuare difetti meccanici e fisici all’interno dell’albero e determinarne il rischio di schianto o rottura. Ulteriori indagini assolutamente non invasive possono essere condotte con strumentazione specifica che descrive lo stato di salute del legno in modo totalmente affidabile; questo permette la messa in sicurezza delle essenze arboree e la salvaguardia dei cittadini e delle cose.

Questo tipo di indagine è già consolidata nella cura delle aree a verde cittadine ove la valutazione della stabilità degli alberi è una componente fondamentale nella gestione del verde urbano per organizzare la manutenzione ordinaria. Per la lettura di tali sintomi occorre che gli uffici tecnici comunali ricorrano a competenze specifiche di tipo agronomico, fisiologico, botanico e biomeccanico. Il gruppo di lavoro Sicuramentealberi che riunisce tecnici di diverse discipline a livello nazionale ha recentemente presentato la nuova versione delle procedure per la gestione del rischio di caduta nelle aree verdi estensive e risulta il più autorevole riferimento a livello giuridico per le responsabilità dei danni da caduta di alberi.

Sarebbe dunque opportuno che alla sensibilizzazione verso la riqualificazione urbana nella quale molte amministrazioni comunali si stanno impegnando si affiancasse una gestione del verde a tutela del verde stesso ma anche dei suoi fruitori attraverso l’affidamento di tale incarico a tecnici esperti e qualificati.

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