ARRIVANO LE MAXI BOLLETTE: CITTADINI INCAVOLATI, MA E’ LA CRUDA E NUDA REALTA’

La popolazione saccense solo adesso comincia a prendere atto con la realtà delle nuove tariffe idriche

Mentre c’è ancora acqua inquinata nel centro storico cittadino e in alcuni quartieri periferici (all’uscita dei serbatoi Rocche Rosse e Mura di Vega, ma anche nella fontanella del vicolo Giummare e in un’utenza privata in vicolo Castello, rilevata la presenza di batteri coliformi) scoppia in città un nuovo caso caro bollette. Da alcuni giorni numerosi cittadini si rivolgono al sindaco dopo avere ricevuto bollette di consumi idrici con importi elevati (anche per diverse migliaia di euro) e in alcuni casi anche in case abitate solo nella stagione estiva.

Al di là dei casi sporadici di errori (invitiamo gli utenti a fare le opportune verifiche e segnalare eventuali errori a Girgenti acque) i cittadini cominciano ad imbattersi con le nuove tariffe ed a prendere atto di una nuova realtà che prima, a parole, non avrebbero mai immaginato.

Il costo dell’acqua non è elevato se l’utenza resta nella prima fascia del prezziario di Girgenti acque, ma se i consumi vanno oltre, le tariffe prevedono aumenti a metro cubo che incidono notevolmente sull’importo complessivo.

Le nuove tariffe del servizio idrico sono state approvate lo scorso mese di giugno dal commissario ad acta in sostituzione dell’Assemblea dei Rappresentanti dell’A.T.O. Idrico AG 9. Dal primo gennaio 2012, le forniture per usi domestici in abitazioni di residenza, prevedono quattro fasce di consumo per anno e altrettante di tariffe: 80, 120, 160 e oltre 160 metri cubi.

L’utenza domestica residente paga una quota fissa di 50,09 euro, e poi, per fasce, i consumi a metro cubo: 0,4486 per la prima, 0,5461 per la seconda, 1,4043 per la terza e 2,1454 per l quarta.

A conti, fatti, superando le prime due fasce arrivano i salassi e chi ha consumi elevati rischia di ritrovarsi con fatture esorbitanti. Verifiche sono in corso per consumi elevati, ma appare chiaro che da oggi in poi è assolutamente indispensabile risparmiare quel bene comune che si chiama acqua.

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