MINACCE A CARABINIERE: CONDANNA PER LEO SUTERA
“Sarebbe da ammazzarti come i cani”. Questa la frase che avrebbe pronunciato Leo Sutera, 62 anni, di Sambuca di Sicilia, il presunto capo di Cosa nostra agrigentina, in occasione di un controllo nella sua abitazione nell’agosto del 2010, rivolgendosi ad un maresciallo dei carabinieri. Lui si è difeso in aula rendendo dichiarazioni spontanee in video-conferenza, affermando di avere detto, “Così non si trattano nemmeno i cani”. Il giudice Paolo Gabriele Bono, lo ha condannato a un mese e 14 giorni di reclusione. Il pubblico ministero aveva chiesto la condanna a 3 mesi e 15 giorni di reclusione. Il boss è assistito dall’avvocato Carlo Ferracane.