Ha parlato con l’aureola illuminata a giorno, il sindaco Carmelo Pace. Prima dice di non tenere alla sedia, ma al principio. Poi dice che è disposto a dimettersi. Poi, passo indietro. Mi dimetto se con me c’è tutto il Consiglio comunale. Da “ottimo terzino destro”, Carmelo Pace ha cercato di fare zig zag alle sue stesse annunciazioni.

Non se la sente di tassare i cittadini. Ma lo fa se a tassare i cittadini vi è l’unanimità del Consiglio comunale.

Ma di quali difficoltà parlava, signor sindaco, quella mattina del 24 ottobre nella sua stanza? Con quale faccia ha pronunciato il suo discorso stasera in Consiglio comunale?

Prenda esempio dai suoi colleghi sindaci le cui difficoltà sono comuni a tutte. Ma, almeno loro, non fanno lo show.

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