CHI E’ ROSARIO CROCETTA, NUOVO PRESIDENTE DELLA REGIONE SICILIA
Le dichiarazioni del nuovo presidente della Regione Rosario Crocetta dopo la certezza dell’elezione. “Oggi è cambiata la storia della Sicilia, sono riuscito nel miracolo. Non farò inciuci all’Assemblea regionale, cercherò la maggioranza sui singoli provvedimenti e se non ci riuscirò chiederò il sostegno dei cittadini; tornerò al voto e vincerò con oltre il 60% di voti. Ho rotto un muro di gomma, per la prima volta la Sicilia ha eletto un candidato che ha fatto dell’antimafia una scelta di vita. Come dice anche Camilleri, in Sicilia ora è entrata aria nuova e pulita”.
Rosario Crocetta ha 61 anni. È stato il primo sindaco (il primo politico dichiaratamente gay nella storia d’Italia) e il secondo Presidente di Regione dichiaratamente omosessuale nella storia d’Italia.
Dopo aver conseguito il diploma di perito chimico ha lavorato con l’Eni a Gela. Ha collaborato dapprima con l’Unità, poi con Il Manifesto ed infine con Liberazione; nel 1987 ha pubblicato la raccolta di poesie Diario di una giostra. Parla 4 lingue: italiano, arabo, inglese e francese[. Nella ricerca di una sua collocazione politica all’interno della Sinistra italiana, ha aderito prima al Partito Comunista Italiano e poi a Rifondazione Comunista, con cui è stato assessore alla cultura del comune di Gela dal 1996 al 1998. In quell’anno è stato eletto consigliere comunale con la Federazione dei Verdi, e si è impegnato nell’elaborazione di progetti culturali condivisi tra i Paesi del Mediterraneo; nel 2000, terminato tale incarico, si è iscritto al Partito dei Comunisti Italiani. Assessore alla Pubblica Istruzione dal 2000 al 2001, nel maggio del 2002 si candida a sindaco della sua città per l’alleanza di centrosinistra. In un primo momento risulta eletto il candidato del centrodestra Giovanni Scaglione, con un margine esiguo, 197 voti in più rispetto al candidato dell’Ulivo.
In seguito Crocetta farà ricorso e nel 2003 il giudice del Tribunale Amministrativo Regionale della Sicilia farà effettuare un nuovo spoglio nel quale risultano 307 voti di vantaggio a favore di Crocetta e lo proclamerà primo cittadino, accertando la presenza di irregolarità e illeciti nella tornata elettorale cittadina, garantendo così la volontà dei cittadini gelesi. In una intercettazione telefonica è emerso che un boss mafioso intimava ad un presidente di seggio di “fare il possibile per non fare vincere il comunista finocchio”.
Al termine dei cinque anni di mandato, si ricandida nella carica di primo cittadino e viene riconfermato dal voto popolare al termine delle consultazioni amministrative del 2007, in cui stravince al primo turno con il 64,8% dei consensi. Nella campagna per le elezioni regionali in Sicilia del 2008 è proposto come assessore ai lavori pubblici dalla candidata presidente del centrosinistra Anna Finocchiaro, che tuttavia non viene eletta. Il 1º ottobre 2008 aderisce al Partito Democratico. Alle elezioni europee del 2009 è candidato nella circoscrizione Italia insulare nella lista del Partito Democratico e con 150.091 preferenze risulta eletto al Parlamento Europeo assieme ad un altro simbolo dell’antimafia come Rita Borsellino e si dimette da sindaco di Gela dopo due anni dalla riconferma. Il 18 aprile 2012 diviene vicepresidente della Commissione speciale antimafia (Crim) dell’Unione europea.