TAGLI AI COMUNI, IL 30 OTTOBRE RIUNIONE DEI SINDACI

“La nostra azione congiunta continua senza sosta. È finalizzata ad affrontare con tempestività temi delicati ed importanti, cioè crisi finanziaria, liquidità di cassa, taglio dei trasferimenti statali e regionali, problematica rifiuti, situazione lavoratori precari e Patto di Stabilità”. Lo afferma il sindaco Carmelo Pace rendendo noto alla cittadinanza un nuovo documento stilato, a tal proposito, dai sindaci della provincia di Agrigento.

Lo riportiamo di seguito: “I sindaci della provincia di Agrigento sono tornati a riunirsi a Palma di Montechiaro per proseguire e rafforzare la loro protesta a fronte del reiterarsi di scelte del governo nazionale e di quello regionale che rendono sempre più grave la situazione dei Comuni e più problematica la tenuta minima del rapporto tra le amministrazioni e i cittadini. In particolare denunciano gli ulteriori tagli previsti dai recenti provvedimenti governativi relativi alla revisione della spesa (spending review) ed alla consistenza della provvista finanziaria assegnata al Fondo delle Autonomie locali che, per la sua esiguità, non consentirà di versare ai Comuni il conguaglio del cinquanta per cento delle prime due tranches e la terza tranche. Questo aggrava oltremodo le difficoltà di molte amministrazioni alcune delle quali non sono in condizione di pagare gli stipendi dei dipendenti. I sindaci della provincia di Agrigento denunciano l’assenza totale della rappresentanza parlamentare da tempo lontana e indifferente rispetto ai problemi economici e sociali delle popolazioni e alla impossibilità dei Comuni di concorrere ad alleviarli e evidenziano l’estraneità del dibattito elettorale sulle questioni concrete del territorio. I sindaci ritengono di dovere far conoscere ai cittadini la condizione reale nella quale operano, rifiutando il ruolo improprio di corresponsabili di una situazione che di fatto sta mettendo a rischio la tenuta sociale nella Regione e di coinvolgere i consigli comunali in una comune battaglia. I sindaci decidono di rivedersi ancora il 30 ottobre ad Agrigento per proseguire la lotta e la protesta, mettendo anche in conto iniziative clamorose che richiamino l’attenzione degli organi di informazione”.

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