IL COMUNE INCASSA SOLO IL 51% DELLA TARSU

Il Comune di Sciacca ha incassato solo il 51% della Tarsu. Anzichè incassare 3,7 milioni di euro ne ha incassati 1,9. Sono numeri che rispecchiano la crisi finanziaria delle famiglie, ma sono numeri che vengono pure meno alle previsioni di entrata nel capitolo di bilancio.

E per un Comune che ha vissuto l’esperienza dello sforamento del Patto di Stabilità non è, certo, una bella notizia. Nell’assestamento di bilancio si deve tener conto del mancato incasso di 1,8 milioni di euro in meno. Al di là del fatto numerico che si ripercuote sulle casse comunali, il dato fa emergere chiaramente, e senza gioco di parole, la gravità finanziaria cui sono costretti i cittadini.

La Tarsu è la tassa sui rifiuti solidi urbani, ma ancora bisogna fare i conti con l’Imu e altre tasse ancora. Un salasso non tollerabile dalle famiglie che rispetto al pagamento delle tasse utilizzano i soldi per i bisogni di prima necessità, il genere alimentare.

Sono in molti, infatti, le famiglie che non ce l’hanno fatta a pagare l’Imu. In un contesto socio-economico del genere pare pure un controsenso parlare, come si fa in città, di spese per feste come quella del carnevale. Una festa che è costata intorno i 450 mila euro e che il Comune non può più consentire di affrontare. Addirittura, di recente si è aperto un dibattito sulla possibilità di celebrare due edizioni della festa carnascialesca, una d’inverno, l’altra d’estate.

Dunque, le cartelle e bollette vengono accantonate nell’attesa che successivamente possa essere possibile il loro pagamento. A novembre il Consiglio comunale sarà impegnato con l’assestamento di bilancio. Sarà quella l’occasione per comprendere meglio la nuova politica finanziaria dell’Amministrazione.

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