CRISI IDRICA A SAN MARCO: CHI PAGA I DANNI ?

Si comincia a parlare di richieste di risarcimento danni e ci si interroga ancora sul perché in casi di emergenza non entri in azione un servizio di fornitura idrica alternativo per mezzo di autobotti. Il caso della crisi idrica che per alcuni giorni ha interessato il popoloso quartiere di San Marco continua a tenere banco e fino a ieri non tutte le utenze della zona erano state rifornite.

Girgenti acque per venire incontro alle esigenze di chi per oltre 10 giorni e in pieno periodo di ferragosto è rimasto sprovvisto di approvvigionamento idrico, ha continuato a tenere aperta la condotta che porta acqua a San Marco. La necessità di riempire le cisterne che erano tutte vuote e la limitate pressione dell’acqua per paura di nuovi guasti, ha allungato i tempi di fornitura. Più penalizzate le utenze di San Marco Maragani, al confine con il territorio comunale di Menfi, dove l’acqua arriva già con il contagocce nel periodo invernale.

L’emergenza idrica è stata seguita da vicino dalle autorità comunali, sempre in contatto con il gestore e critici nel giudicare l’operato dello stesso, pur in una condizione di difficoltà come quella scaturita dalla scoperta di una manomissione alla condotta che porta acqua a San Marco.

E’ fissata per lunedi prossimo una riunione con i vertici di Girgenti acque per esaminare la situazione e sollecitare ancora una volta servizi alternativi adeguati in occasione di criticità come quella verificatasi in occasione del periodo festivo.

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