DISSERVIZI EROGAZIONE ACQUA SAN MARCO, API: “BASTA, LA MISURA E’ COLMA” SI RIPARLA DELLA RESCISSIONE DEL CONTRATTO CON GIRGENTI ACQUE

“Il presente atto ispettivo intende riscontrare i gravissimi disservizi registratisi negli ultimi dieci giorni in contrada San marco, dove la popolazione ivi residente è stata lasciata completamente sprovvista di approviggionamento idrico, determinando gravissimi ed intollerabili disagi”.

I consiglieri comunali di alleanza per l’Italia, Bellanca, Di Paola e Grisafi, hanno presentato un’interrogazione sull’accaduto e cioè sull’interruzione della distribuzione idrica a San Marco.

“Un fatto gravissimo – scrivono-  che non può e non deve passare sotto silenzio ma che, al contrario, per l’entità dei danni provocati ai numerosi residenti, impone da parte dell’Amministrazione Comunale l’immediato accertamento di precise responsabilità e di adeguati provvedimenti ove siano stati disattesi gli obblighi contrattuali fra ATO Idrico e società di servizi. L’eventualità poi di un eventuale danneggiamento doloso da parte di ignoti alle reti idriche, qualora venisse accertato dagli inquirenti (non spetta certo allo scrivente stabilirlo!), certamente andrebbe condannato senza mezzi termini, ma tuttavia non sposterebbe di un millimetro l’entità degli insopportabili disservizi causati a saccensi e turisti, arrecando fra l’altro un pesantissimo colpo all’immagine ed alle ambizioni turistiche della nostra Città”.

“Resta dunque il fatto- continuano i consiglieri comunali API – che, alle soglie del 2013, pare assolutamente intollerabile, da parte di chi dovrebbe gestire la rete idrica all’insegna dei criteri di efficienza, efficacia ed economicità, impiegare quasi dieci giorni per comprender la natura di un guasto alla condotta e successivamente provvedere alla riparazione, per quanto complesso esso possa essere. Così come non è minimamente accettabile che, nelle more che il guasto venisse riparato, la stessa società non abbia sentito nemmeno il dovere di colmare le proprie mancanze, fornendo in via sostitutiva l’approviggionamento di acqua a mezzo autobotti; in tal caso sarebbe il caso di invitare i cittadini danneggiati da tali eventi, che sono si sono visti costretti ad acquistare le autobotti, sopportando costi non indifferenti, a rivolgersi alla Federconsumatori di Sciacca al fine di richiedere immediatamente il risarcimento del costo delle bollette, facendo valere i propri diritti. Al contrario migliaia di saccensi e visitatori sono stati lasciati completamente a secco, perfino privi di un efficiente servizio di informazioni, se è vero che in molti si sono lamentati di aver chiamato gli uffici della Società preposta ma di non ricevuto risposte minimamente soddisfacenti. Al contrario la stessa Società Girgenti Acque, quando si tratta di incassare le bollette, dimostra una solerzia ed una speditezza altrettanto stupefacenti!”.

“Questi fatti, oltre a portarsi dietro una scia di rabbia ed amarezza per quanto sopportato dalle persone, deve trovare un preciso momento in cui accertare responsabilità ed applicare le dovute sanzioni. Pertanto, alla luce dei fatti rappresentati, si interrogano le SS.LL. al fine di sapere se, rispetto a questa vicenda, vi sia stata o meno una violazione degli obblighi contrattuali che sovrintendono il servizio di gestione delle nostre reti idriche e, se si, quali provvedimenti o sanzioni sono previste dal contratto. Chiediamo altresì di sapere se, anche alla luce delle inefficienze e dei gravissimi disservizi sopra esposti, questa Amministrazione Comunale voglia finalmente far pesare il suo ruolo all’interno del C.d.A. dell’ATO Idrico, valutando con estrema serietà l’ipotesi di una rescissione del contratto fra l’ATO Idrico e la società Girgenti Acque per manifesto inadempimento degli obblighi contrattuali”.

L’interrogazione presentata, inoltre, tocca i tasto dolente, e cioè la rescissione del contratto. “Chiediamo di sapere- concludono Bellanca, Di Paola e Grisafi – se non sia opportuno che l’Amministrazione si faccia carico di effettuare un monitoraggio ed un recupero delle fatture pagate dai cittadini per l’acquisto di acqua a mezzo autobotti, così da richiedere in via ufficiale alla Girgenti acque il rimborso delle stesse in via di conguaglio; in tal caso sarebbe utile che gli stessi cittadini non perdano copia delle suddette ricevute di acquisto, anche mediante l’ausilio della Federconsumatori. Chiediamo infine di sapere quali iniziative questa Amministrazione intenda adottare per evitare che simili danni abbiano a ripetersi nel più immediato futuro”.

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