ASSEGNI SOCIALI INPS: GDF DENUNCIA 90 PERSONE IN PROVINCIA DI AGRIGENTO

Novanta persone denunciate per false dichiarazioni rese e per truffa ai danni dello Stato, e l’accertamento di un danno complessivo all’erario che supera abbondantemente 1 milione di euro sono i dati dell’azione svolta dai Reparti della Guardia di Finanza di Agrigento nei primi due quadrimestri del 2012, a tutela del bilancio dello Stato e della spesa pubblica. In particolare, le Fiamme Gialle hanno concentrato la loro attenzione sui diversi strumenti di welfare che l’I.N.P.S. eroga periodicamente a coloro che dichiarano di trovarsi in determinate condizioni: come i braccianti agricoli temporaneamente disoccupati, oppure i cittadini che percepiscono redditi al di sotto di una certa soglia. Presupposto per accedere a quest’ultimo tipo di assistenza è la residenza in territorio italiano e, proprio a tale proposito, le indagini hanno consentito di scoprire un dato interessante. Molti dei falsi beneficiari (ne sono stati identificati e denunciati ben 24) incassavano da anni un assegno sociale periodico nonostante vivessero stabilmente all’estero. Oltre alla denuncia è stata chiesta l’immediata sospensione dell’erogazione degli assegni, che rappresenta un provvedimento dagli effetti assai significativi. Se, infatti, si considera che le persone individuate avrebbero continuato a percepire quell’assegno sino alla loro morte, l’indagine ha consentito il risparmio di oltre 1.300.000,00 euro, tenuto conto dell’aspettativa di vita di ciascuno dei beneficiari. Nello stesso contesto operativo si inserisce un’altra operazione condotta a Licata, che ha portato alla scoperta di 55 falsi braccianti, cioè di disoccupati che, con la complicità di due imprese agricole costituite proprio al solo scopo di produrre la falsa documentazione che attestava l’esistenza dei rapporti di lavoro, avevano fraudolentemente dichiarato di aver lavorato negli anni dal 2004 al 2008, così da poter percepire l’indennità di disoccupazione nel triennio 2009/2011; in questo caso, il danno erariale complessivamente contestato ammonta a quasi 400.000 euro.

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