DELIBERTO E SABELLA: “AUMENTO IMU ULTERIORE SACRIFICIO PER LE FAMIGLIE”
“L’aumento IMU è un ulteriore sacrificio per le famiglie saccensi ”. Lo affermano i consiglieri comunali del Pd, Cinzia Deliberto e Enzo Sabella facendo riferimento alla proposta di delibera consiliare relativa alla determinazione delle aliquote e detrazione per l’applicazione dell’imposta municipale IMU per l’anno 2012, la quale prevede un aumento delle aliquote per la prima casa dallo 0,4% al 0,5%, mentre per gli altri fabbricati (seconda casa, attività commerciali, impianti produttivi, ecc.) l’aliquota sarà aumentata dallo 0,76% al 0,96%.
Secondo Deliberto e Sabella “non si è tenuto conto dei 2050 fabbricati non dichiarati al catasto (“Case Fantasma”), i quali proprietari hanno l’obbligo di regolarizzarli entro il 1° settembre 2012, dei fabbricati rurali che dovranno essere dichiarati al catasto urbano entro il 30 novembre 2012. Considerato le aree edificabili del nostro territorio, su cui vi è un gettito fiscale insignificante, occorre un’attenta analisi da parte dell’ufficio tributi del comune. Le numerose realizzazioni di parchi fotovoltaici, che secondo recenti risoluzioni dell’Agenzia del territorio devono essere denunciati come opifici (cat. D1) e quindi soggetti al pagamento dell’Imu”.
“Appare evidente- continuano i due consiglieri- che l’entrate della prima rata IMU risultano poco chiare, pertanto sarebbe stato opportuno, prima di apportare gli aumenti, effettuare le giuste verifiche. E’ evidente che l’amministrazione abbia scelto la strada più semplice della tassazione, così come a già fatto per l’addizionale IRPEF, invece di verificare con attenzione le eventuali scelte che avrebbero impedito un ulteriore sacrificio alle famiglie saccensi. I Consiglieri del PD sono disponibile ad una più attenta analisi della manovra fiscale comunale che tenga conto sia del pareggio di bilancio, ma anche di una maggiore equità fiscale, tenendo in giusta considerazione le istanze dei cittadini. Alla luce di quanto sopra esposto, è incomprensibile l’aumento di un punto per la prima casa e due punti per gli altri fabbricati, poiché non è stato supportato da una analisi reale delle entrate”.
Deliberto e Sabella chiedono “non giustificare tale manovra adducendo il poco tempo disponibile che ha avuto l’Amministrazione per trovare altre soluzioni per l’approvazione del bilancio di previsione”.