REGIONE IN CRISI, L’INCUBO DELLA PARALISI

L’intera amministrazione regionale rischia la paralisi per mancanza di iquidità. Si fermano Eas e Ast

La Regione non ha liquidità e rischia la paralisi. Bus, navi e aliscafi che rischiano lo stop, dipendenti senza stipendio, pensionati senza buonuscita, universitari privati del servizio mensa. E questo il primo scenario causato dalla crisi di liquidità della Regione Sicilia. L’Esa, l’ente che gestisce l’acquedotto, è travolto dai debiti e rischia di lasciare a secco 45 comuni. Gli enti di formazione sono a secco. Sono stati congelati 400 milioni e gli enti di formazione che non ricevono soldi dallo scorso febbraio devono ancora attendere. Non pagano gli stipendi ai dipendenti. Nel mondo dei trasporti, la mancanza di liquidità fa andare in tilt il sistema. Ad essere danneggiati le isole minori che rischiano di non ricevere combustibile e viveri.

Anche i deputati regionali “soffrono” la mancanza di liquidità: per loro ritardo nell’erogazione dell’indennità di circa 13 mila euro ciascuno.

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