L’INDIGNAZIONE DEI DIPENDENTI DEL TRIBUNALE DI SCIACCA

I dipendenti hanno deliberato di invitare il ministro Severino a visitare il territorio

I dipendenti del tribunale e della procura della repubblica di Sciacca, riuniti in assemblea straordinaria e urgente, alla luce dello schema di decreto presentato dal ministro della giustizia Severino, con il quale propone la chiusura dei nostri uffici assieme ad altri 36 tribunali e 38 procure, hanno deciso di proclamare “lo stato di indignazione” basta con le agitazioni proclamate e sterili fine a se stesse.

“Siamo indignati” questo e’ il grido, di rabbia e di dolore che e’ scaturito dall’assemblea. I lavoratori si dicono indignati nei confronti di una classe politica che avrebbe miseramente fallito il suo compito, quello di tutelare e migliorare le condizioni di vita sociali economiche e morali dei cittadini che li hanno votati. “Siamo indignati – dicono – nei confronti dei politici che venendo qui a fare passerella hanno promesso che questo presidio giudiziario non sarebbe stato toccato, e parliamo di Mastella, Alfano, Vietti e altri. Un particolare riferimento è stato fatto nei confronti dell’onorevole Michele Vietti, che da sottosegretario alla giustizia disse che gli uffici giudiziari di Sciacca si potevano salvare, mentre da vice presidente del Csm no.

I dipendenti hanno deliberato di invitare il ministro Severino a venire a vedere i luoghi in cui si sta perpetrando questo “delitto contro la giustizia, anche perche’ hanno saputo che lei non conosce affatto questo territorio. Prima di apporre la firma sul decreto definitivo – dicono i dipendenti rivolgendosi al Ministro – e diventare lei attrice di questo grave atto sarebbe auspicabile che si renda conto di persona (come ha fatto a Chiavari del resto) su cosa sta deliberando e se la delega viene applicata nella sua interezza”. Si e’ inoltre deliberato di inviare una nota al presidente della Repubblica ed ai responsabili giustizia dei tre partiti che sostengono il governo Monti: Pd; Pdl e Udc, per richiamarli alle loro responsabilità e per far sapere loro che i cittadini – votanti – di questo territorio li riterranno responsabili dello scempio che si sta attuando e se ne ricorderanno quando avranno la scheda elettorale fra le mani. I

lavoratori si riservano di indire e partecipare a tutte le iniziative che la città, le istituzioni comunali ,il consiglio dell’ordine degli avvocati ed i sindacati nazionali porteranno avanti con lo scopo di scongiurare l’ingiustizia della soppressione degli uffici giudiziari di Sciacca.

Archivio Notizie Corriere di Sciacca