Il sindaco Fabrizio Di Paola e il presidente del consiglio comunale Calogero Bono, domani voleranno a Roma da Angelino Alfano e poi, forse, avere contatti con il Ministero della Giustizia. Una trasferta politica più che istituzionale, un confronto con l’ex Ministro della Giustizia che a Sciacca aveva detto che il tribunale non sarebbe stato soppresso, ma che a Roma ha dato il via libera alla revisione delle circoscrizioni approvata dal consiglio die ministri del governo tecnico di Mario Monti. 

I vertici del Comune di Sciacca porteranno all’attenzione del loro segretario politico le istanze della città e del territorio dopo il decreto legislativo che accorpa la struttura giudiziaria di Sciacca a quella di Agrigento, riferiranno della mobilitazione in atto e cercheranno di capire se ci sono i margini per un salvataggio in extremis. Ma tutto sembra mkolto difficile, alla luce della distanza che il Ministro della Giustizia Paola Severino sembra stia mettendo tra se ed i partiti, allo scopo di evitare mobilitazioni e pressioni che in maniera evidente arrivano ormai da ogni parte d’Italia.

La conferenza dei capigruppi, riunitasi questa mattina in Municipio, ha deciso di convocare per sabato prossimo una seduta straordinaria del consiglio comunale, invitando i sindaci ed i presidenti del consiglio dei Comuni facenti capo del comprensorio giudiziario saccense. Si valuta la possibilità di tenere la seduta nell’aula delle udienze del tribunale, dov’è in atto lo sciopero dei legali. Un pò tutti hanno voluto sottolineare la necessità di mettere la parte polemiche e accuse al mondo politico in una fase in cui occorre invece stareuniti.  

 

Archivio Notizie Corriere di Sciacca