SPENDING REVIEW, DOMANI TRIBUNALI FERMI IN TUTTA ITALIA CONTRO LA ROTTAMAZIONE DELLA GIUSTIZIA
Domani, 5 luglio, astensione dalle udienze, indetta dall’Organismo Unitario dell’avvocatura contro la rottamazione della giustizia (demolizione del processo civile, della legge Pinto contro l’eccessiva lunghezza dei processi, l’appello cassatorio, mediaconciliazione obbligatoria), la chiusura di circa 1000 uffici giudiziari, l’aggressione alla professione forense e, quindi, al diritto di difesa.
Alla protesta hanno già aderito oltre cento ordini forensi e sono previste manifestazioni in altrettante città.
Maurizio de Tilla, presidente dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura (Oua): “Assistiamo con questo provvedimento del Governo a un ennesimo attacco alla giustizia pubblica. Da un lato si tagliano posti letto negli ospedali dall’altro, oggi, vogliono chiudere oltre mille uffici giudiziari, tra giudici di pace, tribunali, procure e sedi distaccate. Non si tratta di risparmiare, si tratta di rottamare la giustizia nel Paese e i diritti dei cittadini. Si lasciano interi territori senza presidi di legalità e sicurezza. Si eliminano uffici efficienti senza alcuni criterio di razionalizzazione, si strozza così un servizio con gravi ricadute sui tribunali più grandi, con il rischio di ulteriori ingolfamenti, nonché sui cittadini, ma anche sulle imprese. Tutto ciò in un’Italia che non ha ancora fatto le necessarie riforme per ridurre la durata dei processi, il vero grande problema irrisolto”.
“Ho percorso tutto il Paese- prosegue de Tilla- in questi mesi e la preoccupazione è grande, così come la rabbia. A Castrovillari mille cittadini hanno restituito il certificato elettorale per protestare contro la chiusura del tribunale. Ma questa è solo una delle molte forme di protesta radicale che stanno attraversando la penisola”.
Domani gli avvocati si asterranno dalle udienze per dare un segnale forte e chiaro: “no alla rottamazione della giustizia e dei diritti (demolizione del processo civile, della legge Pinto contro l’eccessiva lunghezza dei processi, l’appello cassatorio, l’introduzione della mediaconciliazione obbligatoria), sì a una riorganizzazione della macchina giudiziaria. Ma anche per opporci alla costante aggressione alla professione forense, snaturata, precarizzata da interventi di liberalizzazione selvaggia ed ancora senza una vera riforma del settore”.
Secondo l’avv.Filippo Marciante, componente dell’ufficio di segreteria dell’OUA, la protesta riveste un particolare significato in Sicilia, poiche essa è strettamente legata al tema della contrarietà dell’avvocatura all’ipotesi scriteriata e senza fondamento giuridico e legislativo della soppressione dei tribunali, sezioni distaccate e giudici di pace. Per la prossima settimana, mercoledi 11 luglio, è in programma una riunione degli organismi nazionali dell’avvocatura a Roma per richiedere ancora una volta un confronto con Governo e Parlamento su tutti i temi delle riforme della giustizia e della professione forense”.