L’ETNA METTE PAURA, 40 SCOSSE NELLA NOTTE

Movimenti nei condotti magmatici interni nell’ambito di una ‘ricaricà di energia dell’Etna: sono la causa delle circa 40 scosse registrate la notte scorsa nel Catanese, che ha avuto il massimo con un sisma di magnitudo 3.2, secondo l’analisi dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Catania. I sismi, che non hanno provocato danni a cose o persone, hanno avuto ipocentri compresi tra i 5 e i 6,2 chilometri di profondità ed epicentri in prossimità dei comuni di Giarre, Milo, Sant’Alfio, Santa Venerina e Zafferanea Etnea, paesi dove gli eventi sono stati avvertiti. Secondo l’Ingv, i terremoti sono collegati ad una nuova fase dell’attività dell’Etna che da maggio scorso ha cambiato ‘decorsò, rallentando nel tempo le eruzioni-lampo. Probabilmente, ipotizzano gli esperti, il vulcano attivo più alto d’Europa si prepara a una nuova fase di attività, diversa dalle precedenti.

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