GIUGNO CALDO, PER GLI SCIACCHITANI STANGATE IN ARRIVO

Il sindaco Di Paola cerca le parole ed il metodo giusto per preparare i cittadini

Aumenti, aumenti, aumenti. In un Paese in recessione, dove i salari sono fermi al palo, l’unica cosa che continua a crescere è la spesa per le famiglie.

Anche a Sciacca i cittadini devono prepararsi al sacrificio, lo ha detto nel corso del suo primo intervento in consiglio comunale Fabrizio Di Paola, che ha parlato di periodo difficile, di condivisione di una fase di difficoltà, di un consiglio comunale che deve deliberare decisioni importanti.

Aumenti: il sindaco parlava di tasse comunali che devono essere aumentate per evitare al Comune il default. Il nuovo sindaco si rende conto della difficoltà, del disagio che i cittadini affronterebbero con eventuali balzelli, capisce che deve trovare le parole giuste per sottoporli ad un ulteriore sacrificio in un momento che è già difficile. Ha cominciato cercando di condividere le scelte con il consiglio comunale. Lo sta spiegando a tutti con i dovuti modi, con circospezione e senza affondare, come avrebbe fatto qualche suo predecessore.

L’aumento della Tarsu, ad esempio, l’ennesimo, sarebbe il quinto in pochi anni. Ma mentre i suoi predecessori lo hanno introdotto quasi in silenzio, con determinazione sindacale (che a quanto pare, come ha detto il Tar non si poteva fare) lui lo vuole fare pubblicamente, senza nascondersi, che è segno di rispetto per i cittadini, ma pur sempre un balzello sarà. Ormai, non passa settimana senza che si parli di “stangate” o di nuove tasse in arrivo.

Tanto per fare un esempio: a maggio è scattato il secondo aumento dell’elettricità previsto dall’autorità per l’energia: +4,3 %. In pratica, si tratta di 21,44 euro in più su base annua. E così il totale degli aumenti, per le famiglie italiane alle prese con Imu, Iva, banche, trasporti, energia, sarà di 2.201 euro l’anno. Ed andrò ancora peggio alla luce delle tasse comunali: I sindaci stanno tutti decidendo il rincaro dell’Irpef, poi dovranno deliberare l’Imu, la tassa di soggiorno che dovrebbe alleggerire un po’, l’aumento della Tarsu.

In poche parole: Irpef comunale, Irpef regionale, Imu prima casa: in media tra 500 e 1000 euro all’anno se ne andranno in tasse locali. Entro il 30 giugno anche a Sciacca si dovrà decidere su tutto ciò, prepariamoci al sacrificio…

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