Il risultato elettorale ha scancito una severa sconfitta del Pdl. Angelino Alfano è in affanno e lo stesso Cavaliere non tributa più le stesso lodi elargite per elevarlo a segretario nazionale del partito. Alfano perde pesantemente nella sua terra, ad Agrigento e a Palermo. Non ne azzecca una, in sostanza. Ad Agrigento assieme a lui hanno perso Enzo Fontana, Totò Iacolino, Luigi Gentile, Roberto De Mauro, Nino Bosco, Pippo Scalia. Una Caporetto senza precedenti.

Sciacca, invece, si conferma l’oasi nel deserto elettorale del Pdl. Stravince con Fabrizio Di Paola. Sciacca è, dunque, una delle rarissime bandierine azzurre che ancora possono essere issate. Ma a cosa serve? Il Cavaliere è nero, deluso, e pensa di spazzare via la classe dirigente.

Rimane per gli azzurri saccensi il vanto di un risultato positivo. Risultato che deve essere coltivato con i fatti concreti, nell’ambito dei quali non possono trovare alcun ristoro rigurgiti ormai passati.

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