ABBASSATE QUEI VALORI ESAGERATI DELL’IMU. 50 cittadini scrivono alle istituzioni locali
Una cinquantina di cittadini prendono l’iniziativa scrivendo una lettera alla politica comunale e alle istituzioni del centro crispino.
I firmatari delle lettera chedono che venga messo all’Ordine del Giorno del prossimo Consiglio Comunale la revisione dei valori e dei coefficienti indicati nella delibera consiliare n. 97 del 02/12/2010 per i seguenti motivi:
1. Nella delibera di cui sopra non si è tenuto conto che vi sono delle aree edificabili non lottizzate, identificate dal PRG con la sigla B.4 che, ai sensi delle norme tecniche di attuazione vigenti, art. 16, punto 2.5., sono aree “…destinate dal P.U.C. n° 6 a zone di espansione C.1.2.”. Ciò determina un ingiusto trattamento fiscale rispetto alle altre zone edificabili non lottizzate dove viene applicato un coefficiente correttivo pari a 0,40. Pertanto, per riportare a equo trattamento fiscale l’imposta determinata sarebbe utile ampliare alle zone B.4 la possibilità di applicare il coefficiente correttivo C1 pari a 0,40, come per le altre zone indicate nella Delibera del Consiglio comunale n. 97 del 02/12/2010, salvo migliori condizioni come in appresso.
2. I valori venali in comune commercio, deliberati come sopra dal Consiglio comunale per le aree edificabili identificate dal PRG con la sigla B.4, per metro quadrato di € 104,40 nel 2005, € 108,00 nel 2006, € 111,00 nel 2007, € 114,00 nel 2008, € 117,00 nel 2009 e € 120 nel 2010, sono assolutamente lontani da quanto il mercato suggerisce. Tale affermazione ci risulta aggravata e confermata in ultimo da una situazione economica congiunturale di conclamata recessione che, se interessa la ricca area industrializzata della nazione, riportata al profondo sud in cui viviamo, trova luoghi di mercato desolanti. Pertanto, al fine di riportare sui binari sociali che un deliberato così importante va a determinare, ci permettiamo di suggerire al Consiglio Comunale che il valore di riferimento dal 2005 al 2010 dovrà essere ricondotto al reale valore venale in comune commercio odierno, pari a € 30,00 al metro quadrato.
3. I valori venali in comune commercio, deliberati come sopra dal Consiglio comunale per le aree edificabili identificate dal PRG con la sigla Ct.2, per metro quadrato di € 14,80 nel 2005, € 15,20 nel 2006, € 15,60 nel 2007, € 16,00 nel 2008, 2009 e 2010, sono assolutamente lontani da quanto il mercato suggerisce. Tale affermazione ci risulta aggravata e confermata in ultimo da una situazione economica congiunturale di conclamata recessione che, se interessa la ricca area industrializzata della nazione, riportata al profondo sud in cui viviamo, trova luoghi di mercato desolanti. Pertanto, al fine di riportare sui binari sociali che un deliberato così importante va a determinare, ci permettiamo di suggerire al Consiglio Comunale che il valore di riferimento dal 2005 al 2010 dovrà essere ricondotto al reale valore venale in comune commercio odierno, pari a € 5,00 al metro quadrato.
4. Il coefficiente correttivo C1 di 0,40 per le aree non lottizzate non tiene in sufficiente conto del fatto che, prima che un terreno venga lottizzato e reso edificabile le procedure ed i declassamenti portano ad una rivalutazione che non porta il valore di un terreno da 40 a 100, ma bensì da 10 a 100. Pertanto, ci permettiamo di suggerire al Consiglio Comunale che il coefficiente correttivo C1 per le aree ricadenti in zone edificabili, ma non ancora lottizzate va modificato da 0,40 a 0,10.
I firmatari della lettera, rapprsentati dall’architetto Giuseppe Mazzotta, fanno appello “alla sensibilità dei Consiglieri Comunali e dell’Amministrazione Comunale perché in un periodo di grave crisi economica, che attanaglia la nostra comunità, si possano rivedere i parametri di riferimento che a regime, tutti gli anni, dovrebbero ingiustamente pagare, in forza di una esagerata base imponibile imposta dal deliberato consiliare, onde evitare ricorsi alla Commissione tributaria, oppure soccombere di fronte ad un quadro politico/burocratico difficile da contrastare”.