LA FOLLIA DEI BUROCRATI REGIONALI E LA RIVINCITA DEI DIRIGENTI COMUNALI

Sono super pagati, fanno parte di quella casta intoccabile, privilegiata, che gode di sostanziosi benefici sulle spalle dei contribuenti. Dall’alto della loro “scienza” riescono a mandare in tilt un sistema elettorale nel pieno dello svolgimento delle operazioni di spoglio, e anche dopo. Riescono a trasmettere al Paese un’immagine di una burocrazia legata strettamente ad un mndo di parole mai certe, mai precise, e che dà sfogo a “interpretazioni”.

La vicenda del sistema di calcolo per l’elezione dei sindaci rimarrà negli annali regionali. Una bella batosta quella di ieri per i signori burocrati regionali. E a dare la sberla a questi signori, sono stati i dirigenti di un Comune “periferico”. Il segretario generale Michele Iacono del nostro Comune e la dirigente del Servizio elettorale, Susanna Fazio, hanno effettuato il conteggio elettorale relativo ai candidati sindaci operando sul solco della nuova legge elettorale. Hanno colto la sostanza, lo spirito, la vera volontà del legislatore. Non hanno avuto bisogno di riunioni, di meeting, di breafing.

Cosa diversa, invece, a Palermo, dopo all’assessorato regionale aggli Enti Locali, dirigenti super pagati hanno avuto bisogno del sostegno di “approfondimenti”, “studi” e roba del genere. Lo stesso assessore Caterina Chinnici, magistrato, ha urlato contro qualche dirigente lasciato libero di interpretare una norma come se fosse un brano di musica leggera.

Diciamoci la verità: ieri abbiamo pensato che il nostro Ufficio Elettorale avesse sbagliato. La verità è diversa. Non rimane altro che togliersi il cappello e dire bravi al segretario generale e alla dottoressa Fazio.

A Cesare quel che è di Cesare. Ma ci piacerebbe che la Regione iniziasse ad assumere provvedimenti verso quella “casta” che si permette di far deridere la Regione su tutto il territorio nazionale.

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