TEMPESTA PERFETTA ALLA REGIONE, LA CRISI E’ PROSSIMA. IL GIP: “SOLDI DAI BOSS A LOMBARDO”

Il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, vuole riferire in aula. I riverberi politici sulle amministrative accenderanno la campagna elettorale. Il Pd sempre più spaccato

EDITORIALE di Filippo Cardinale

Più che bufera, è tempesta perfetta alla Regione. L’imputazione coatta da parte del Gip Luigi Barone per concorso esterno in mafia a carico del presidente della Regione, Raffaele Lombardo, smuove le acque della politica regionale con la forza di una tempesta perfetta. Non solo mette in difficoltà il Presidente della Regione, il suo partito Mpa, ma crea un terremeto in casa Pd, fratturato in due anime, quella che ha sostenuto il sostegno a Lombardo, quella che, invece, lo ha contestato.

Raffaele Lombardo vuole riferire in Aula, davanti il Parlamento siciliano. Vuole riferire davanti ai deputati che in caso di rinvio a giudizio si dimetterà. Gesto sano e onesto. Ma che indiscutibilmente crea il terremoto politico in Sicilia e apre nuovi orizzonti. Non c’è dubbio che tale clima tempestoso si riverberà sulle elezioni amministrative di maggio prossimo. Il Gip Luigi Barone nelle sue 64 pagine di motivazione che accompagnano la richiesta dell’imputazione coatta per concorso in associazione mafiosa è ricca di particolari. Dali atti del fascicolo “emerge in tutta nitidezza l’immagine del consolidato rapporto instaurato con gli esponenti più autorevoli di Cosa Nostra da Raffaele ed Angelo Lombardo nella loro ascesa politica avvenuta nell’ultimo decennio”.

Secondo il Gip Luigi Barone, in tutte le manifestazioni elettorali “i Lombardo non rinunciavano mai a ricorrere all’appoggio di Cosa Nostra offrendo, in cambio del sostegno elettorale otenuto, l’impegno, una volta eletti, di favorire gli interessi dell’organizzazione mafiosa in tutte quelle attività economiche che implicavano per la loro realizzazione di aggiudicazioni, permessi, concessioni o autorizzazioni pubbliche”.

Il Gip Barone sostiene che “il ruolo di vertice di questi uomini d’onore era l’unica ragione valida che ne giustificava da parte del Lombardo il coinvolgimento per ottenere il sostegno elettorale trattandosi di individui privi, nel tessuto sociale sano, di un ruolo tale da poter essere in grado di procacciare voti”.

La richiesta del Gip di imputazione coatta è stata inviata alla Procura della Repubblica di Catania. In caso di rinvio a giudizio, il primo effetto è quello delle dimissioni del presidente Raffaele Lombardo. Il resto si vedrà in dibattimento dove le parti sosterranno le ragioni dell’accusa e della difesa. Rimane immediato, invece, il dato politico.

La tempesta perfetta ha già prodotto gli effetti: la crisi della maggioranza che governa alla Regione. Inoltre spacca ancora di più il Pd, già frantumato per fatti interni. Staremo a vedere gli effetti che produrrà tale tempesta a livello più periferico. In tanti comuni, come a Sciacca, si vota per le amministrative. E la situazione politica palermitana non può non riverberarsi anche in periferia.

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