COOPERATIVA SOCIALE CITA COMUNE DI SCIACCA: PER ANNI NON PAGATE RETTE DI UN DISABILE
Come se le casse comunali non fossero già abbastanza sofferenti.
Con un atto di citazione, una cooperativa di servizi sociali di Agrigento ha chiesto al Comune di Sciacca la liquidazione di una somma di quasi 150 mila euro, oltre gli interessi e la rivalutazione monetaria, per l’assistenza nella propria comunità alloggio di un disabile saccense per un periodo di circa cinque anni.
L’atto di citazione è dello scorso mese di novembre l’ente locale ha studiato il caso e deciso di costituirsi in giudizio per tutelare e difendere la propria posizione. La vicenda si riferisce all’obbligo per il Comune di pagare la retta di propri concittadini in stato di disagio psico fisico, ricoverati in apposite strutture. Nel caso specifico, i costi del ricovero fino al 2005 sarebbero stati pagati attraverso un finanziamento regionale. Intervenne poi la famiglia, che successivamente non fu più in grado di pagare la retta del loro congiunto. L’uomo continuava ad essere assistito dalla cooperativa sociale “Next Project”, che opera in provincia da una decina di anni, ma le fatture emesse non venivano pagate dal Comune. Da una ricerca effettuata dai servizi sociali comunali, sarebbe emerso che i familiari non avrebbero fatto nessuna comunicazione e richiesta all’ente, per cui l’amministrazione pubblica di fatto non era a conoscenza della situazione della persona ospitata e assistita nella comunità alloggio.
La situazione burocratica è stata poi chiarita, l’ente ha inserito nel proprio bilancio le risorse per pagare la cooperativa sociale, sei mesi del 2010 sono finiti nel calderone dei debiti fuori bilancio e prima o poi saranno pagati. Ma ci sono i 150 mila euro ancora da definire. L’udienza riguardante l’atto di citazione in giudizio è stata fissata al tribunale di Sciacca per il 12 marzo prossimo. L’ufficio legale del Comune ha acquisito elementi utili a formulare la linea di condotta giuridica amministrativa, da sottoporre all’amministrazione ed ha ritenuto opportuno che l’ente si costituisca in giudizio al fine di tutelare e difendere la propria posizione.