MPA: “ALLENAZA CON FLI DIFFICILE”. IL TERZO POLO SEMPRE PIU’ SCOPPIETTANTE

Il clima politico non finisce mai di stupire. Veti incrociati e risentimenti personali in barba alle vere esigenze della città

Il palcoscenico politico saccense non si smentisce e dimostra di risentire di quel clima ostile che a tutti i saccensi ricorda la triste e lunga pagina storica del medioevo, e che si sintetizza nel caso Luna-Perollo.

Nel recente incontro tra le delegazioni Pd e Mpa, prospettando alleanze, o meglio ricomposizioni di cartelli elettorali già visti e con possibilità di una riedizione (nel calcio è la squadra che vince che non si tocca, mentre nella politica saccense pare ci sia una forte vocazione a riproporre formazioni perdenti) l’Mpa ha detto chiaramente che è difficile replicare un rapporto con Fli. La motivazione è logica ed è il frutto del rapporto burrascoso che ha prevalso nella ex maggioranza che ha sostenuto Vito Bono e che ha governato la città.

A tutti è noto le divergenze di vedute tra Fli e Mpa, specie sulla questione relativa all’azzeramento della giunta. Tale rapporto tra i partiti di Di Mauro e Gentile, che ad Agrigento vanno in piena sintonia, a Sciacca è in rotta di collisione.

Dunque, Mpa immagina un’alleanza con Pd, Udc, Api e che guarda ad una parte del Pdl, purchè questa faccia un gesto separatorio con l’ala del parlamentare Giuseppe Marinello.

Il quadro politico di Sciacca, come ormai è noto, risente di aspetti umorali, personali, che sembrano cozzare con le aspettative e ele esigenze della città.

E’ un tutti contro tutti, e come al solito l’interesse reale della città viene emarginato. Udc e Api litigano con abbondanza di comunicati pieni di improperi, nei quali, naturalmente, scarseggia il contenuto programmatico.

Mpa guarda in modo ostile Fli. Tutto il Terzo polo, invece, è compatto solo nel prendere le distanze dal Pdl, perchè da Roma e da Palermo arriva tale segnale.

Mancano solo due mesi alla data delle votazioni. La politica sta dimostrando di essere non solo impreparata, ma di sottovalutare la drammaticità di una situazione che, invece, richiederebbe il buon senso del padre di famiglia.

In tale contesto, l’unica realtà che dimostra di aver assunto una linea ben precisa è l’Idv. “Avanti da soli e puntiamo sul programma”, è il solco sul quale la spinta di ignazio Messina è protesa.

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