CONGRESSO API: PERRONE CONFERMATO SEGRETARIO CITTADINO
Prende corpo la “Grande alleanza” prospettata da Nuccio Cusumano. E al Pdl piace l’idea. Significativa assenza del Pd.
Mentre scriviamo è in corso il congresso cittadino dell’Api. Ignazio Perrone è stato confermato alla guida del partito a Sciacca. Il Terzo Polo prende consistenza, ma soprattutto l’idea di allargare l’alleanza con le forze moderate e centriste. Erano presenti al congresso Michele Ferrara e Alberto Sabella. Per l’Udc c’era il sindaco di Menfi, Michele Botta. Il saluto del coordinatore cittadino del Pdl, Alfonso Fiorica, è improntato su un discorso di interesse al progetto di grande alleanza per le prossime amministrative. Significativa appare l’assenza di una delegazione del Pd, ritenuta dai dirigenti dell’Api “una caduta di stile che poco si addice ad un partito che ha trovato nell’Api validi interlocutori nella recente alleanza”. E rimarcano ancora:” Il Pd vanifica uno sforzo teso a dare slancio ad una grande alleanza tra forze moderate e riformiste”.
Nuccio Cusumano ha parlato dell’esigenza di “una conciliazione per un governo ottimale capace di rilanciare la città”, ma soprattutto rimarca un netto no “al rosario delle contraddizioni” che ha segnato la recente storia della città. Ma soprattutto auspica che “il Consiglio comunale possa riassumere la veste del luogo del dibattito sereno tra le forze politiche, ponendo un punto fermo alla drammatica contraddizione tra i partiti che ha caratterizzato la scorsa consiliatura”. Insomma, Cusumano è fortemente convinto che biosgna guardare “a 360 gradi il quadro politico”, per rimarginare “quella forte frattura che c’è stata tra la politica e la città”.
Ma soprattutto Cusumano è chiaro quando sottolinea che “non accettiamo minestre riscaldate, o scelte che provengono da fuori Sciacca”.
Ignazio Perrone ha tracciato la linea programmatica dell’Api, che serve da piattaforma da sottoporre ai partiti che vogliono realizzare il progetto di guida della città: “Occorre tutti insieme elaborare progetti realizzabílí che abbiano serie premesse d’attuazione, ed evitare di predisporre il libro dei sogni. I programmi e i progetti di sviluppo per la nostra città, oltre ad avere un grado elevato di realizzazione, devono soprattutto essere connotati in primis, da misure tali da evitare inammissibili sacrifici unilaterali, specialmente per le classi meno agiate.
L’idea guida per governare dovrà a mio avviso essere di avere prima di tutto, un quadro chiaro dí alleanze, un programma preciso sulle cose possibili da fare a breve termine, a medio e a lungo termine, unitamente al varo delle misure urbanistiche dell’intero nostro territorio ed evitare così derive urbanistiche. Un progetto di risanamento economico e finanziario del bilancio comunale. La valorizzazione delle risorse presenti sul territorio. La valorizzazione dei beni monumentali, paesaggisti, e storico artistici, della cultura. Lo sfruttamento delle risorse termali da definire al più presto con la Regione. Il potenziamento e il rilancio del commercio, dell’industria e dell’artigianato locale. La definizione dei rapporti con i vari enti collegati al comune. Per questo occorre immediatamente mettersi al lavoro, tutti assieme progressisti, forze di centro associazioni, ordini professionali, elementi della società civile e quanti altri politici e non, nell’utilità comune, vogliano contribuire a un programma serio e fattivo.