SOLIDARIETA’ ALL’ASSESSORE GIANFRANCO VECCHIO

Solidarietà all’assessore comunale Gianfranco Vecchio, vittima di un’azione intimidatoria sulla quale stanno indagando i carabinieri, è stata espressa oggi dall’associazione L’Altra Sciacca e dai partiti di minoranza del consiglio comunale di Sciacca.

Tutti esprimono sincera e sentita solidarietà all’amministratore vittima di un vile ed odioso atto intimidatorio. Si tratta di un grave gesto da non sottovalutare sia da parte delle istituzioni che della società civile. Vecchio viene esortato a portare avanti la sua attività amministrativa ancora con maggiore scrupolo, attenzione ed efficacia.

Solidarietà anche dal gruppo consiliare dell’Api, partito di appartenenza di Vecchio e del coordinatore cittadino di Fli Gioacchino Marsala.

Il sindaco Vito Bono, a nome di tutta l’Amministrazione comunale, esprime solidarietà all’assessore Gianfranco Vecchio, vittima giorni fa di un atto intimidatorio. Ignoti gli hanno forzato l’automobile parcheggiata nell’atrio inferiore del Palazzo Municipale, rubando un notebook e lasciando sul sedile una lettera minatoria. Il fatto è stato denunciato ai Carabinieri che hanno avviato le indagini. Il sindaco Vito Bono e la Giunta invitano l’assessore Gianfranco Vecchio a proseguire con serenità e la determinazione di sempre la propria attività politica e amministrativa al servizio della città, senza lasciarsi intimidire o frenare in alcun modo da azioni vigliaccamente criminali.

Solidarietà anche dal presidente del Consiglio Filippo Bellanca, a nome di tutto il Consiglio comunale. “Manifesto all’assessore Vecchio – dice il presidente Filippo Bellanca – tutta la mia solidarietà e i sentimenti di ferma condanna per il vile gesto di cui è stato vittima, a nome dell’intero consiglio comunale. L’episodio dimostra quanto sia difficile amministrare in un momento particolare, ma è in questi momenti che si deve dimostrare la forza delle proprie idee e la responsabilità ad andare avanti per il bene della collettività. È questa l’unica risposta che si deve dare a chi tenta, con azioni criminali, di intimidire pubblici amministratori”.

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