MAGGIORANZA “SBANDATA” ALLA RICERCA DEL SINDACO “PERDUTO”

Lunedì mattino frenetico nella maggioranza, scambi di telefonate, ma nessuno ha notizie del primo cittadino. E intanto Michele Patti, che ha sempre invitato il sindaco a dimettersi adesso lo invita a rimanere

Nel centrosinistra che non è rappresentato in consiglio comunale già si pensa al dopo Vito Bono. Mentre Pd e gli altri della coalizione che ha sostenuto il sindaco cercano di salvare il salvabile (Bono li ha davvero messi nei guai con la sua scelta di annunciare imminenti dimissioni) quelli di Sinistra Ecologia e Libertà (il gruppo aumenta ogni giorno di numero ed è formato dai nostalgici di quella sinistra che non si è mai identificata nel Pd) mettono le mani avanti e propongono le primarie e lo fanno con una nota stampa.

Ma, intanto, è stata una mattinata effervescente per gli alleati che sostengono il sindaco. Non nascondono la loro amarezza nei confronti di un atteggiamento del sindaco che “sfugge alle telefonate”. Molti non hanno notizie perchè “tiene chiusi i telefonini”. Ognuno tenta di mettere su una strategia che possa tamponare le falle nella maggioranza causate dalle dichiarazioni e dalle mosse del sindacto sviluppatisi nelle ultime ore.

I consiglieri comunali della maggioranza, comunque, sembrano decisi ad andare avanti con il Consiglio comunale di stasera, al di là di quello che il sindaco farà. Nessuno crede nella presenza del sindaco in aula questa sera. E mentre c’è una questione importante da discutere, che riguarda l’assetto futuro dello sviluppo turistico cittadino, la classe politica sembra presa dalla questione sorta in questi ultimi giorni e che riguarda l’eventuale incompatibilità del sindaco.

Un dato di fatto sembra assodato: non ci sono più le condizioni per andare avanti. Le dichiarazioni del sindaco sono state recepite dalla città (i commenti sono inequivocabili) in maniera negativa. Al di là dell’eventuale incompatibilità, c’è la “stanchezza” dichiarata dal sindaco e la porofnda passione per la professione medica, posta al di sopra della guida di una città che è il più grosso Comune della provincia, dopo il capoluogo. E’ nato, involontariamente, un “sentiment” ormai ostile nell’immaginario collettivo. Il sindaco non avrà certamente le condizioni psicologiche per portare a termine il mandato sindacale. Nè ci potrà essere collante tra sindaco e maggioranza.

E intanto, Michele Patti, da sempre sostenitore delle dimissioni del sindaco, adesso cambia idea e sprona Bono “a rimanere alla guida della città, assumendosi le responsabilità nel rispetto delle promesse assunte nei confronti degli elettori”. Lo invita pure a staccarsi dai partiti alleati.

A Palazzo di Città vige confusione. L’opposizione reclama un chiarimento in Consiglio comunale da effettuarsi stasera. Del resto, si è davanti una decisione che cambia radicalmente lo stato delle cose e impegna la città a ritornare alle urne. Insomma, siamo di fronte un fatto starordinario che richiede un atteggiamento politico basato sul senso delle responsabilità, ma soprattutto di rispetto nei confronti delle istituzioni e del popolo sovrano.

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