RAPINA BANCA NUOVA: CONDANNE PER 15 ANNI
La rapina avvenne lo scorso 5 luglio, ma i poliziotti entrarono in banca e bloccarono i malviventi
Il Gup del Tribunale di Sciacca, Roberta Nodari, ha inflitto una condanna per complessivi 15 anni e 8 mesi di reclusione, pena che include già la riduzione di un terzo previsto dal rito abbreviato. Gli imputati sono tutte e tre di Palermo; questo il dettaglio della pena inflitta: Giovanni Mazzola , 29 anni, 7 anni di reclusione (con recidiva in capo al quale pendeva un mandato di cattura per una rapina commessa a Capo D’Orlando); Ignazio Cinà , di anni 22, e Stefano Montalto , di 32 anni, sono stati condannati a 4 anni e 4 mesi ciascuno. Il giudice ha affievolito la pena riconoscendo la mancanza del danno. La rapina non fu portata a termine perché gli agenti del Commissariato di Polizia la sventarono.
Il fatto avvenne nel primo pomeriggio dello scorso 5 luglio. I poliziotti furono allertati da una segnalazione proveniente dai colleghi di Palermo che riferivano di una banda che si trovava nel territorio saccense e che con molta probabilità avrebbe tentato di compiere una rapina. I poliziotti organizzarono dei controlli in alcuni sportelli bancari del centro e nell’ufficio postale del quartiere di San Michele. Appostamenti che hanno dato riscontro positivo. Mazzotta, Cinà e Montalto furono notati mentre si aggiravano nei pressi dell’agenzia di Banca Nuova, in piazza Friscia. Intorno alle 14.30 i tre entrarono nell’agenzia. Non erano armati, ma indossavano il passamontagna e occhiali scuri. Nel giro di pochi secondi, i tre rapinatori bloccarono gli impiegati della banca riuscendo a racimolare poche migliaia di euro. Gli impiegati furono rinchiusi in una stanza. In quell’istante, i poliziotti irruppero in banca bloccando i tre, rimasti impietriti dalla sorpresa che si fecero ammanettare. Le operazioni furono coordinate dal vice commissario Pietro Savoia e dal Commissario di Porto Empedocle Cesare Castelli. Il pubblico ministero Giovanni Lucio Vaira aveva chiesto 7 anni per Mazzola e 5 ciascuno per Cinà e Montalto. Il giudice ha riconosciuto un risarcimento del danno pari a 5 mila euro alla Banca Nuova, costituitasi parte civile.