TRIVELLAZIONI NEL MEDITERRANEO: STOP PER SEMPRE DAL MINISTERO

La Commissione VIA del Ministero ha considerato l’area come “ambiente fragile e indispensabile alla diversità biologica e alla produttività dell’intero Canale di Sicilia

Lo stop definitivo arriva non solo per l’Audax ma anche per le compagnie che in futuro voglione perforare il Canale di Sicilia alla ricerca del petrolio. La Com,missione VIA del Ministero dell’Ambiente ha espresso il definitivo parere negativo. E’ una grande vittoria che fa seguito ad una serrata battaglia sostenuta dalle associazioni ambientaliste. In primis dall’associazione “Stoppa la piattiaforma”, il cui leader è il giovane ingegnere saccense Mario Di Giovanna che ha saputo con la forza della ragione e degli argomenti tecnici e scientifici far fronte a numerosi dibattiti e audizioni. “E’ una svolta storica- dice Mario Di Giovanni- tesa alla salvaguardia del Mediterraneo”.

Come è noto l’Audax aveva in corso una richiesta per ottenere autorizzazioni a trivellare il Canale di Sicilia per un’area di 650 chilometri quadrati. Da Favignana fino alle nostre coste. Nel parere negativo della VIA del Ministero c’è scritto: Queste aree di riproduzione sono in grado di sostenere gli stock ittici e il sistema ambientale ed economico dello Stretto di Sicilia nel suo complesso”.

Significativa fu a suo tempo la presa di posizione anche della Presidenza del Consiglio comunale. Filippo Bellanca fu promotore di una serie di iniziative istituzionali, sostenuto dall’intero Consiglio, che favorì anche la presa di posizione della Regione che proprio a Sciacca istituì il grupppo di lavoro che portò la stessa Regione a ufficiliazzare con atti pubblici il diniego alle trivellazioni.

 

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