LA PRECISAZIONE DI BRUNETTO: “A CESARE DO’ CIO’ CHE E’ SUO. LUI FAS, NOI FERS”
Scambio di battute tra l’ex sindaco Mario Turturici e l’attuale vicesincao Carmelo Brunetto sulla questione del finanziamento della rete idrica. I due si “leggono” grazie al sito e siu scambiano “precisazioni”. Adesso è la volta del vicesindaco:
“Sono due le imprecisioni che per amor di verità e che per corretta informazione, dopo aver letto nel pomeriggio i siti on line, mi permetto di rilevare. La prima è che la conferenza stampa di oggi ad Agrigento non è stata organizzata dall’Mpa, ma bensì dal presidente della Provincia Regionale prof. Eugenio D’Orsi nella sua qualità di presidente dell’Ato Idrico di Agrigento. Tanto è vero che alla conferenza stampa hanno partecipato diversi sindaci e rappresentati di istituzioni locali come il sindaco di Agrigento Zambuto, il sindaco di Caltabellotta Pumilia e il sindaco di Licata Graci. Il sottoscritto ha partecipato in rappresentanza del Comune di Sciacca, delegato dal sindaco Vito Bono. Nella conferenza è stato illustrato il contenuto di un recente decreto del novembre 2011, riguardante il finanziamento di un piano di interventi per diversi comuni agrigentini, compreso Sciacca, ammontante a circa 65 milioni di euro.
La seconda imprecisione – continua Brunetto – riguarda il finanziamento ottenuto e la sua provenienza. I 9 milioni e mezzo di euro per l’ammodernamento della rete idrica di Sciacca, così come i finanziamenti di altri 15 comuni, sono fondi dell’Asse 2 del P.O. Fers 2007/2013 e decretati con Ddg numero 1830 del 2011. Non è stata commessa, dunque, alcuna gaffe da parte né dell’amministrazione comunale di Sciacca né di altre amministrazioni comunali della provincia di Agrigento che hanno annunciato il finanziamento ottenuto per le proprie reti idriche. Se gaffe c’è stata, è stata commessa semmai, da chi in passato ha prefigurato materialmente un finanziamento che in quel momento non aveva alcun suggello di un decreto. Il finanziamento di cui parla l’ex sindaco, che non ha mai digerito la sconfitta elettorale, era relativo ai fondi Fas, che restano sempre un sogno dei siciliani. Ricordo, che la Sicilia attendeva i fondi Fas, ma per inerzia del precedente governo Berlusconi, tanto esaltato dal ns. commercialista, non sono mai giunti in Sicilia. Solo grazie all’operato del governo regionale e del presidente Lombardo, che ha scelto la nostra città per il suddetto finanziamento, a scapito di altre città della Sicilia, si è ovviato a una grave mancanza. Per onestà intellettuale, dò sempre a Cesare quel che è di Cesare. Ma questo non è il caso”.