IMPIANTI DI ENERGIA ALTERNATIVA: OGNI CONSIGLIERE COMUNALE DICA ALLA CITTA’ LA SUA IDEA

Il dibattito che si è acceso sulla questione relativa alla realizzazione di grossi imianti di produzione di energia da fonti alternative pone alla ribalta una questione assai delicata. Oltre ad essere delicata, rischia di creare le condizioni per uno stravolgimento del paesaggio saccense, ma ancor di più alla sua economia.

La delusione (esternata con lettera istituzionale) del Presidente del Consiglio comunale Filippo Bellanca sulla mancata partecipazione dei rappresentanti del Comune alla conferenza di servizio, che si è celebrata a Palermo e nella quale si decidono le sorti della nostra Città, fa il paio con le considerazioni del consigliere comunale Simone Di Paola, dell’Api.

Giunti a questo punto, vorremmo comprendere, noi del Corriere di Sciacca e i cittadini saccensi, quali sono le altre posizioni sull’argomento da parte della classe politica e del Consiglio comunale. Vorremmo a tal proposito che ogni consigliere comunale (donne comprese) dichiarasse alla città, in aula consiliare, cosa ne pensa di un imminente “assalto alla diligenza”, cioè al nostro territorio.

Vorremmo capire perchè a Ribera il sindaco Carmelo Pace riesce a far revocare un’autorizzazione già rilasciata per la realizzazione di una centrale a biomasse, perchè a Menfi si ribella la città con sindaco in testa. Vorremmo altresì capire, impresa assai ardua in verità, il silenzio del sindaco Vito Bono. Vorremmo capire di trasmette ad imprenditori che “qui a Sciacca semu babbi”.

Vorremmo anche comprendere se le questioni che interessano temi così importanti interessino anche i sindacati o le associazioni delle categoria produttive. Quest’ultime, sembrano eloquenti solo rispetto a orari e giorni di apertura dei negozi.

Vorremmo anche comprendere quali professionisti abbiamo trasformato il loro core business puntando su mega progetti di produzione di energia da fonti alternative, relegando gli interessi veri della città alle ultime posizioni.