FABIO LEONTE NON E’ PIU’ ASSESSORE
Dal primo gennaio è entrato in vigore l’articolo 4 della legge dell’aprile 2001. E’ affine con il consigliere comunale Alonge. Ora, per la legge, è d’obbligo la presenza di almeno una donna in giunta
Fabio Leonte, assessore al Bilancio, Patrimonio e Urbanistica, non è più assessore. Per l’articolo 4 della legge dell’aprile 2011, che produce effetti dal primo gennaio 2012, Leonte è incompatibile nella sua carica di assessore con il consigliere comunale Salvatore Alonge. Quest’ultimo non è parente diretto, ma affine. Alonge è fratello della moglie di Leonte, dunque per la legge c’è incompatibilità. La bocciatura all’Ars della norma “salvaparenti” ha sancito questa nuova realtà in Sicilia.
La norma “salvaparenti” doveva entrare in vigore la prossima legislatura, ma poi la bocciatura dell’emendamento presentato dal deputato Leontini, ha fatto saltare il posticipo degli effetti della norma. Per l’articolo della 4 della legge dell’aprile 2011, comma 6, “Non possono far parte della giunta il coniuge, gli ascendenti e i discendenti, i parenti e gli affini sino al secondo grado, del sindaco, di altro componente della giunta e dei consiglieri comunali”.
Leonte ha già ufficilizzato l’incompatibilità e non è più assessore. Ma per Vito Bono i problemi non si finiscono qui. Ha l’obbligo di nominare in giunta almeno una donna. Dunque, i giochi si riaprono, insieme alle fibrillazioni nuove che non mancheranno all’interno della maggioranza che, pare, si stia riunendo per affrontare la nuova questione.
Leonte ha dimostrato capacità nel gestire deleghe assessoriali importanti. Ha iniziato un percorso di risanamento dell’assetto del bilancio, iniziando a pagare debiti di forte entità. Inoltre, ha svolto un ruolo politico di spessore nei suoi interventi da assessore in Consiglio comunale. Ruolo, questo, di cui Bono sentirà certamente la mancanza. in diversi interventi, Leonte ha tirato dal pantano il sindaco, inutile nasconderlo.