L’ALTRASCIACCA: “I NOSTRI AMMINISTRATORI NON VIGILANO SULLO SCEMPIO PROSSIMO SUL NOSTRO TERRITORIO”
L’AltraSciacca torna sull’argomento della tutela del nostro ambiente che rischia, seriamente (vedi appello del Presidente del Consiglio comunale Filippo Bellanca) , di essere deturpato in modo irreversibile. Gli amici de l’AltraSciacca, con cui condividiamo le preoccupazioni, lanciano un appello che pubblichiamo volentieri.
“Ciò cui assistiamo da un po’ di tempo a questa parte nella nostra città, nel suo hinterland, nella nostra isola ha dell’incredibile. Impianti eolici disseminati sulle nostre colline e sulle nostre montagne, impianti fotovoltaici installati su superfici agricole ed altri in procinto di essere autorizzati su superfici di terreno veramente estese, impianti a biomasse che, pur ammettendo possano non risultare nocivi alla salute, non risolvono il problema dell’emissione di cattivi odori, piattaforme petrolifere in procinto di essere posizionate al largo del nostro mare. Non ci manca nulla o quasi.
In tutto questo cosa c’entra il turismo chiederete Voi? C’entra … c’entra. Perché l’idea geniale è esattamente quella di coniugare la nostra eterna ed insoddisfatta vocazione al turismo con l’ingordigia degli imprenditori che ritengono, forse a ragione, che il nostro territorio e la nostra città siano veramente benedetti dal Signore per tutto quello che naturalmente possiedono. Come spiegare altrimenti le prospezioni petrolifere in zona vulcanica (complesso vulcanico Empedocle) per la ricerca di idrocarburi, infischiandosene del fatto che lungo la costa siciliana vi sono insediamenti turistici, riserve marine e paesaggi ambientali da preservare? Come giustificare gli impianti eolici che per posizione e dimensione deturpano ormai l’intero paesaggio attorno a Sciacca? Che dire dei mega impianti fotovoltaici in parte già esistenti e in parte in fase di autorizzazione presso la Regione Sicilia?
L’AltraSciacca è favorevole alle energie rinnovabili ma ama tantissimo la propria città e non vorrebbe vederla né deturpata né depredata delle sue ricchezze naturali ed è per questo motivo che si pone le seguenti domande:
– Qualcuno ha studiato l’impatto paesaggistico che tutti questi impianti avranno sul nostro territorio che, se non ha perso l’eterna vocazione al turismo, da questo dovrebbe trarre buona parte della linfa vitale della sua economia?
– Gli insediamenti alberghieri attualmente presenti sul territorio, come Torre Macauda, SciaccaMare, Verdura Golf Resort, e quelli che dovranno sorgere, come Sol Melià, non hanno nulla da eccepire sul fatto che domani possano ritrovarsi circondati da un paesaggio avveniristico di pale eoliche e distese di pannelli fotovoltaici sotto le finestre?
– Gli agricoltori ritengono che l’alternativa alla lavorazione dei loro terreni ed alla loro produzione sia la copertura degli stessi con uno sterminato numero di pannelli fotovoltaici per un pugno di soldi?
– I proprietari dei terreni e delle case in prossimità dello Stabilimento Kronion non hanno nulla da lamentarsi se, come sembra, si troveranno per 10 mesi l’anno immersi in aria infestata da un odore classificabile più come puzza che come profumo?
– Quali sono i vantaggi economici che la nostra Sciacca trae dalla presenza di questi impianti?
– Il gioco vale la candela?
– Su tutto quanto sta accadendo chi vigila?
Torniamo però all’idea geniale, di quelle che ti lasciano senza fiato e che ti fanno dire: “Porca miseria, vero è! Com’è che non ci aveva pensato nessuno?” Visto che, a dispetto di tutto e di tutti, il turismo nell’accezione classica della sua definizione non decolla, che le nostre Terme tra qualche tempo ce le potremo dimenticare in quanto ceduti a privati, con buona pace di tutti quelli che a parole (ed alle volte nemmeno quelle) le hanno difese, che non esiste nessuna iniziativa in tema di servizi turistici o d’accoglienza turistica degni di essere tali, perché non sfruttare gli impianti sino ad adesso costruiti e quelli da costruire?
Pensate all’affare! Agenzia Turistica “A Sciacca T’addivetti” S.r.l. – Tour di 3 giorni nei luoghi più incantevoli del nostro territorio: Impianto eolico “Tantu firriano i pali ca ora decolla a muntagna”; Impianto fotovoltaico “M’abbronzo e t’illumino”di circa 600 mila metri quadri; Impianto a biomasse “Mprofumamo a tutti quanti” con annesso impianto di depurazione e smaltimento, ma con tutta la fragranza degli odori genuinamente prodotti; In omaggio: Giro panoramico delle perdite idriche più importanti con visita alle buche più anziane e sosta obbligata sul suggestivo monumento naturale di “Coda della Volpe” per ammirare la notevole cascata fognaria che lo decora rendendolo ancora più affascinante. Che ne dite? Non è originale?
Purtroppo tutto quello che abbiamo descritto è l’amara realtà. Alcune di queste mega strutture sono già state realizzate, altre sono in avanzato stato di realizzazione ed altre ancora in fase di approvazione, mentre chi dovrebbe curarsi di ciò che accade nella nostra città sembra essere totalmente impegnato in altre faccende. Rivolgiamo perciò un appello ai nostri amministratori affinché non si faccia come a Roma mentre Sagunto veniva espugnata.”