SABELLA SCRIVE AL SINDACO E ALL’ARCHITETTO BIVONA: “LE MIE SONO VALUTAZIONI POLITICHE, NON ACCETTO CENSURE”
“Se il mio operato, incentrato esclusivamente sull’interesse dei lavoratori saccensi, non fosse più gradito alla maggioranza, ai vertici istituzionali, alla Giunta, e se venisse meno il rapporto di fiducia, sarei pronto a dimettermi”
L’assessore al Lavoro, Alberto Sabella, dopo la querelle di questi giorni sui Piani di lottizzazione, scrive una lettera al dirigente dell’Ufficio Tecnico, al Sindaco, al Presidente del Consiglio comunale e ai colleghi assessori. Questa la lettera inviata.
Al Dirigente del 5° Settore Arch. Giuseppe Bivona
e.p.c. Al Presidente del Consiglio comunale
Al Sig. Sindaco
Ai componenti della Giunta
Oggetto: Chiarimenti in merito a dichiarazioni sui piani di lottizzazione
Lo scrivente ha appreso della Sua nota (Prot. 7865/2e) dicembre 2011 indirizzata al Sindaco e al Presidente del Consiglio comunale, e p.c.. All’Assessore all’Urbanistica, notando con non poco disappunto, che Ella manifesta opinioni sulle mie dichiarazioni non ritenendo di annoverarmi tra i destinatari. Tuttavia, mi preme precisare quanto segue:
1. Non ho mai inteso mettere in discussione l’operato dell’Ufficio Tecnico, la legittimità degli atti istruiti, la serietà e la qualità del lavoro prodotto dai dipendenti comunali;
2. Ho posto pubblicamente un problema di tipo politico, non ipotizzando affatto privilegi nei confronti di qualcuno, ma sottolineando (e stigmatizzando, come credo fosse nel mio diritto) scenari ovviamente del tutto ipotetici al di fuori dagli uffici del Comune di Sciacca;
3. Prendo atto, e come Assessore con delega al Personale ne sono lieto, che allo stato non risultano piani di lottizzazione giacenti negli uffici del Comune, a parte quelli da Lei chiariti di c.da San Giorgio;
4. Non raccolgo l’invito a rivolgermi agli uffici giudiziari in quanto le mie valutazioni erano squisitamente politiche, e non tecniche.
In conclusione, rivolgendomi a chi legge la presente per conoscenza, tengo a chiarire che se il mio operato, incentrato ESCLUSIVAMENTE sull’interesse dei lavoratori della Città di Sciacca, non fosse più gradito alle altre forze politiche della maggioranza, ai vertici istituzionali, nonché alla stessa Giunta, e se venisse meno il reciproco rapporto fiduciario, sarei pronto a rassegnare le mie dimissioni dalla carica di Assessore.
Dal mio punto di vista ritengo di aver operato nel rispetto delle mie prerogative politico-istituzionali, e non potrei accogliere alcuna ipotesi di “censura” più o meno sottotraccia delle mie dichiarazioni. Cosi come trovo francamente inaccettabile che si sia ARTATAMENTE spostata una questione politica sul piano tecnico, se non, addirittura, su quello giudiziario.