I CARRISTI FANNO QUADRATO: “LA FESTA PUO’ AUTOFINANZIARSI”, E VOGLIONO COSTITUIRSI IN CONSORZIO
Terminata da poco una riunione nella quale hanno assunto l’iniziativa di costituisi in consorzio
Da poco è terminata la riunione dei carristi. Hanno discusso, valutato e sono giunti alla determinazione che la festa può autofinanziarsi. Ma il Comune deve dare una mano per mettere in campo “iniziative mai assunte in passato”. La riunione si e’ svolta alla presenza del sindaco Vito Bono e degli assessori Michele Ferrara e Fabio Leonte, e del consigliere comunale Francesco Fiorino.
“In riferimento alla situazione politica ed economica che attraversa Sciacca – scrivono i carristi saccensi- e che direttamente coinvolge l’organizzazione del nostro carnevale, i carristi, preso atto delle difficoltà finanziarie che impediscono la “classica” realizzazione dell’evento, dopo diversi incontri e attente valutazioni, propongono al Sindaco Dott. Vito Bono la concreta possibilità di salvaguardare il nostro patrimonio artistico e culturale. Uniti in un consorzio, consapevoli delle nostre capacità e desiderosi di tutelare la nostra tradizione, siamo pronti all’ennesimo sacrificio che consiste nella realizzazione dei carri allegorici a totale carico delle associazioni aderenti.
Il potenziale economico- continua la nota- che la manifestazione possiede è di un valore incommensurabile, per la popolarità e i vantaggi socio-economici che la città potrebbe trarne. Un valore che, tuttavia, in 111 edizioni non ha ancora raggiunto il clamore che gli renderebbe effettiva giustizia. In termini di presenze il carnevale ogni anno, pur nelle edizioni peggio gestite, ha portato a visitare Sciacca un rilevante numero di visitatori e perciò siamo convinti del fatto che la nostra festa si possa autofinanziare e soprattutto autogestire attraverso necessarie iniziative mai adottate in passato. E’ per tanto quello che chiediamo è di impegnarsi insieme, di mettere ognuno le proprie competenze, le proprie risorse, in questo caso il Comune, la Provincia, la Regione e tutti gli enti che da sempre si sono occupati della riuscita di questo evento, dovranno lavorare uniti insieme a noi affinché il plauso per un carnevale nuovo sia comune”.
I carristi, consorziati, potrebbero puntare sui contributi della Regione e della Provincia. Il resto della somma necessaria per organizzare la festa verrebbe dalla gestione diretta della festa. Cio’ vuol dire cambiare anche location e sceglierne una che consentirebbe la vendita di biglietti per assistere alle sfilate, come la Perriera. Del testo, oggi, ma anche domani, non ci sono alternative. O si trova una soluzione alternativa che scarichi il costo della festa dalle casse comunali, oppure…addio festa.