CARNEVALE: PROGRAMMAZIONE ZERO, IMPROVVISAZIONE TANTA…

Dopo tanti si, no, ma, forse, spunta per il carnevale di Sciacca la novità… “Lotteria”.

A poco meno di tre mesi dalla festa, nella riunione convocata da Michele Ferrara che tante polemiche ha provocato, spunta la possibilità di istituire una lotteria, sperando che ci siano i tempi, preservando così i commercianti dall’esborso del contributo che l’amministratore si era inventato per limitare le spese del Comune.

L’idea sembra una delle tante cose buttate lì e improvvisate in una città dove non si riesce a programmare nulla. Lotteria significherebbe evitare che i commercianti escano i soldini e trasferire il problema sulle spalle della gente comune, come se non bastasse la crisi del momento.

Insomma, ci pare una idea senza né capo né coda che richiede tempo e costi per la richiesta di autorizzazioni e per poi recuperare poco rispetto a quanto si richiede oggi per alleviare le casse comunali. Ferrara va oltre e al termine della riunione ha detto che porterà l’idea all’esame della maggioranza politica, a cui spetterà decidere. Sarebbe più facile annullare la festa e risparmiare un bel po’ di risorse, ma la paura dei politici oggi sembra solo quella di diventare impopolari di fronte all’opinione pubblica in caso di una simile decisione.

La verità è che il mondo politico che oggi guida la città, oltre a temere un eventuale indebolimento della propria immagine e del proprio ruolo in caso di annullamento della manifestazione, si rende conto che deve fare i conti con la nuda e cruda realtà di un evento che, invece, indebolisce le casse comunali e rischia di privare la città di servizi essenziali.

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