TASSA DI SOGGIORNO: DICE NO ANCHE LA CONFCOMMERCIO

“La Finanziaria approvata dalla Giunta regionale rischia di penalizzare quei comparti su cui andrebbero invece garantiti investimenti per assicurarne lo sviluppo”. Il presidente di Confcommercio Sicilia, Pietro Agen, boccia l’iniziativa regionale di governo di istituire balzelli a carico dei turisti che arrivano nell’isola per via aerea o per mare; così come non approva l’idea di far pagare una tassa di soggiorno fino a 5 euro a chi pernotta in un albergo siciliano, nonché l’aumento esagerato delle concessioni demaniali dal 25 al 75 per cento. “Condivido appieno la politica di rigore, i tagli necessari per garantire la stabilità dei conti della Regione e la cancellazione delle spese inutili. Ma nel taglio indiscriminato mi pare che si stia correndo il rischio di penalizzare alcuni settori trainanti della nostra economia ed in particolare il turismo. La manovra deve contenere anche politiche di sviluppo e non limitarsi a ricercare nuove risorse, laddove c’è invece bisogno di garantire nuove opportunità di crescita e strategie per limitare gli effetti disastrosi della concorrenza”. Agen avanza una proposta per reperire risorse per le casse regionali: “Sarebbe più remunerativo ed utile introdurre una tassa sugli immobili abusivi o ‘fantasma’, e non certo una sanatoria, in ragione del danno economico e ambientale che hanno causato: una sorta di compensazione che, anziché danneggiare tutti, comprese le imprese che legalmente investono nel turismo, nel commercio e nei servizi, colpisca chi un danno lo ha commesso violando la legge”.

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